Prevenire è meglio che curare. Quante volte l'avete sentita questa frase?
Vi parlo con estrema franchezza, perché ci sono passata e mi auguro che sempre meno coppie debbano arrivare alla diagnosi di infertilità come è successo a noi. A differenza degli altri miei post, questo vuole essere volutamente più informativo proprio perché mi sono resa conto che, molto spesso si parla di infertilità, ma non si ha ben chiaro che cosa sia!
Questa mia riflessione è rivolta sia alla coppia di aspiranti genitori, ma anche alla coppia che sta provando a concepire un secondo figlio che tarda ad arrivare.
In entrambi i casi, se si intende avvalersi di un aiuto specialistico (come nel mio caso il trattamento di fecondazione assistita) bisogna necessariamente sottoporsi a una serie di esami preliminari (previsti dalle Linee Guida della legge 40/2004).
E’ quindi importante informarsi in anticipo sui test da effettuare perché alcuni di questi sono molto costosi e richiedono anche dei tempi di elaborazione piuttosto lunghi.
La lista degli esami necessari per la coppia,
viene generalmente fornita dal centro o dal ginecologo al quale ci siamo
rivolti e può variare a seconda del tipo di problema riproduttivo, ma per lo
più si tratta di esami sierologici, biochimici, genetici e microbiologici per
la ricerca di agenti infettivi, alterazioni ormonali e/o genetiche che possono
essere causare infertilità di coppia, maschile o femminile.
E’ importante affidarsi al proprio medico per
degli esami accurati e approfonditi di coppia.
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