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martedì 8 febbraio 2022

CONCEPIMENTO, PMA E COVID

Come il Covid19 ha influito sui percorsi di PMA 

IERI, MARZO 2020.

Durante il lockdown le attività nei reparti di fecondazione assistita (soprattutto nelle strutture ospedaliere) sono state sospese immediatamente:


CONCEPIMENTO, PMA E COVID


  • anzitutto per evitare la congestione nei reparti, dove si richiede la presenza soprattutto delle donne, ma anche gli uomini più volte anche nel corso di una semplice settimana.
  • dobbiamo anche considerare che questo virus sconosciuto ci ha colti di sorpresa e inizialmente non c’erano studi o ricerche che potessero raccontarci di eventuali problemi in fase di formazione dell’embrione.
  • in ultimo, ma non meno importante, le procedure di Pma richiedono l’assistenza di medici anestesisti che nel momento massimo di diffusione del Covid-19 erano in prima linea per fronteggiare all’emergenza.
Nel mio caso, quando mi sono sottoposta alla fivet a dicembre 2020, sono finita in una scia temporale abbastanza organizzata: la Toscana era zona rossa e per partire dal Lazio (essendo il mio motivo di salute) mi è bastato compilare l’autocertificazione.
Dall’estate scorsa sono stata inserite e attuate nuove regole e protocolli per ripartire i reparti, che stanno man mano tornando alla regolare attività, riaprendo per la gioia delle tante coppie in lista d’attesa.

OGGI, FEBBRAIO 2022 

A quasi due anni dall'inizio della pandemia, come ha influito o sta influendo il Covid sul vostro percorso Pma o di ricerca di una gravidanza?


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