Cosa fare se si notano segnali di disagio o cambio del comportamento nei bambini
In questo periodo di forte stress e di incertezze per tutti, parliamoci chiaro, questo 2020 è iniziato male e non sembra finirà meglio purtroppo, siamo tutti sotto pressione, chi più chi meno, comincia ad accusare i colpi della situazione che la costante angoscia e incertezza sul futuro provoca non solo negli adulti, ma anche nei bambini, che purtroppo, sono diventati, a quanto pare, il capro espiatorio di tutti i problemi legati alla pandemia, e che si sono visti togliere tutti i loro diritti, prima la scuola, poi lo sport, poi i giochi con gli amici...
In questo periodo difficile, i bambini, se all'inizio sono stati tranquille e sereni nel vivere la quotidianità più a stretto contatto con i genitori, a lungo andare hanno sentito la mancanza della vita di prima, della socialità e della condivisione con i loro pari. Hanno dovuto imparare nuove regole di convivenza con gli altri e vivono costantemente l'ansia di una nuova chiusura della scuola e di tutti il resto. Tutto questo si aggiunge alle normali problematiche che un bambino deve affrontare nell'età evolutiva (4-11 anni).
I bambini nella fascia d'età scolare e pre-scolare devono affrontare varie fasi delle vita che possono metterli in difficoltà, devono imparare a gestire le prime separazioni dall'ambiente familiare, devono abituarsi al distacco dalla mamma ed a gestire le loro emozioni in un ambiente nuovo come la scuola.
Con l'ingresso a scuola al bambino è chiesto di attivare competenze diverse nello stesso tempo: cognitive, relazionali, emotive, sociali. Al bambino può capitare di dover affrontare le prime frustrazioni e delusioni ed è tenuto a confrontarsi con le regole e i limiti imposti dal mondo esterno alla famiglia.
A scuola, può capitare che le insegnanti evidenzino delle difficoltà di apprendimento del bambino, che coinvolgono diverse abilità. Ma anche in famiglia si possono evidenziare dei cambiamenti nel comportamento del bambini che possono preoccupare. E' quindi importante non sottovalutare i segnali di disagio e i disturbi del comportamento che possono manifestarsi nei bambini.
Quali sono i problemi da non sottovalutare?
In questo periodo si possono evidenziare vari disturbi del comportamento che possono essere collegati a:- iperattività (ADHD),
- umore instabile,
- fasi di regressione dovuti a stress esterni (come la nascita di un fratello o sorella),
- difficoltà nell'alimentazione o nel sonno,
- comportamenti oppositivi o provocatori,
- ritiro sociale,
- disturbi dell'umore e stati d'ansia.
Come aiutare i bambini che si trovano ad affrontare questi problemi?
Se i genitori riscontrano questi problemi e vogliono aiutare il proprio bimbo,
può essere utile un consulto con uno psicologo dell'età evolutiva. Spesso queste situazioni vengono valutate dallo psicologo dei bambini attraverso test neurocognitivi specifici i quali danno indicazioni sul tipo di intervento da intraprendere. La diagnosi precoce del problema, porta spesso, ad una prognosi migliore e più efficace per il bambino. Non bisogna quindi temere di chiedere un consulto con un esperto!
Come funziona la terapia con lo psicologo infantile?
Dopo una serie di colloqui con i familiari che servono a fornire un quadro complessivo dello sviluppo e delle fasi di crescita del bambino, che sono anche indispensabili per una valutazione degli eventuali problemi nell'area cognitiva o di difficoltà emotive e relazionali, si passa alla diagnosi da parte dello psicologo dell'età evolutiva.
A seconda della diagnosi può essere indicato un intervento di riabilitazione neurocognitivo o una psicoterapia individuale per il bambino in collaborazione con la famiglia o un percorso di neuropsicomotricità.
L’equipe di psicoterapia dell'età evolutiva valuterà insieme ai genitori la possibilità di un coinvolgimento degli insegnanti e del pediatra di base nella terapia per il bambino.
Neonati e prima infanzia: psicologia neonatale
0-3 anni
Anche i bambini più piccoli possono avere bisogno di un aiuto, o spesso sono i genitori ad aver bisogno di un consulto che li aiuti a capire meglio le esigenze del loro bimbo o a risolvere piccoli problemi legati a questa prima fase della vita del bambino (ad es. problemi di sonno o alimentazione).
Come funziona la terapia con i bambini così piccoli?
Il bambino molto piccolo viene osservato e valutato nelle sue capacità motorie, sensoriali, interpersonali, nel comportamento, nella modalità di adattamento e di reazione all'ambiente.
Fin dai primi giorni di vita il neonato possiede le potenzialità innate per acquisire tutte le capacità di cui ha bisogno. La relazione con la madre e con le persone che si prendono cura di lui sono fondamentali per la sua crescita e per lo sviluppo cognitivo e socio-affettivo.
E' normare riscontrare differenze nella crescita tra un bambino e l'altro nel raggiungere le tappe fondamentali, le differenze possono dipendere dal carattere del bimbo o dalla varietà degli stimoli provenienti dall'ambiente e dall'interazione con i genitori.
Sebbene è importante che alcune competenze siano raggiunte entro i tre anni, ogni bambino ha i suoi tempi: alcuni possono essere rapidi nell'acquisizione delle varie autonomie, altri più lenti, senza che questo comporti necessariamente un problema o un ritardo specifico nello sviluppo.
Tuttavia alcuni sintomi suscitano preoccupazione nei genitori per la loro intensità e frequenza, in questi casi è opportuno considerare la necessità di un approfondimento per capire se si tratta di normali reazioni alle fasi di crescita o se sia necessario un intervento terapeutico.
Dopo alcuni colloqui con i genitori e dopo aver osservato l'interazione genitori-bambino, lo psicologo infantile potrà consigliare un percorso di cura adeguato per il bambino oppure potrà semplicemente aiutare i genitori a gestire da soli il problema con una serie di consigli mirati.
A Milano, per questo tipo di problemi, ci si può rivolgere allo studio di psicoterapia
MindOrder, che si rivolge a tutte le età ed è specializzato nella diagnosi e cura di disturbi nell'età scolare e pre-scolare. Lo studio è formato da un'equipe di professionisti multidisciplinare, che utilizza un approccio psicodinamico e propone piani di trattamento personalizzati legati al modo unico e soggettivo in cui ogni persona reagisce alle difficoltà. In particolare, per quanto riguarda la psicoterapia dell'età evolutiva, MindOrder offre un approccio integrato per la diagnosi e la terapia che coinvolge varie figure professionali che potrebbero avere un ruolo rilevante sia nella fase diagnostica che terapeutica come il pediatra, il neuropsichiatra, l'osteopata neonatale e lo psicoterapeuta infantile; in questo modo si ha la possibilità di affrontare i problemi in modo globale ed efficace.
Quindi se senti che hai bisogno di un aiuto psicologico per te o per i tuoi bambini, non esitare, affidati a persone esperte che ti aiuteranno a risolvere i tuoi problemi in modo più proficuo.
Post in collaborazione con Mind Order
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