Una delle cose che faccio quando voglio prendere contatto con me stessa, è ascoltare musica.
Con il volume più alto che posso.
Con il volume più alto che posso.
Chiudo gli occhi e mi lascio andare.
Ho periodi in cui lo faccio spesso, altri invece, in cui preferisco il silenzio assoluto.
È quando sono confusa: in questo caso, se mi mettessi ad ascoltare qualche canzone, infatti, probabilmente starei peggio.
Mi vanto, nemmeno troppo, di essere un emotiva cronica e incallita, amo la mia capacità di mettermi nei panni degli altri (si chiama empatia, no?), eppure una parte di me pretende di avere ragione. Di avere il controllo.
E per questo che pretendo i miei momenti di silenzio.
La musica, invece, è un mare in piena che invade il mio cuore: lenisce le ferite, mi coccola, mi esalta.
Ho letto da qualche parte che un’artista è colui che riesce a dare voce alle proprie emozioni, al proprio vissuto e dipingerle in un quadro, metterle nero su bianco in una poesia, in uno scritto, oppure nelle note di una canzone, cosicché chiunque possa immedesimarsi in esse, trovare voce, espressione di quello che magari alcuni da soli non riuscirebbero a esprimere.
Ecco, io ora l’ho capito: scrivo per questo. Perché da una parte, vedermi nero su bianco, mi aiuta ad affrontare le mie angosce, ma anche perché so di non essere sola.
Questo, di certo, non fa di me un'artista, ma una mamma che condivide i propri vissuti, la propria quotidianità.
Senza paura di rivelarsi per quello che è.
Non avere paura di esprimere le proprie emozioni
Non piangere, è da debole..
Molti dicono che mostrare le proprie emozioni, possa metterci in difficoltà, che, nel farlo, ci mostriamo deboli.
Io credo, invece, che nell’essere autentici, nel mostrare le proprie lacrime, le proprie paure, come anche saper condividere una gioia, il sorriso, sia un atto di immenso coraggio e forza.
Non sempre è facile, il rischio è di perdere pezzi di noi stessi qua e là, di buttare, come dice il famoso proverbio, "perle ai porci".
Torniamo sempre lì: la giusta misura, l'equilibrio. Il vero segreto è imparare a controllare la propria emotività.
Ogni giorno è questo che mostro ai miei figli: me stessa.
Perché così, mi auguro che anche loro un domani, non abbiano paura di mostrare, a loro volta, se stessi. Di chiedere aiuto, quando ne avranno bisogno, di dare una mano, quando servirà, di donare un sorriso per il piacere di farlo, di piangere di gioia, rabbia, dolore. Senza implodere in se stessi, né esplodere negli altri.
Perché così, mi auguro che anche loro un domani, non abbiano paura di mostrare, a loro volta, se stessi. Di chiedere aiuto, quando ne avranno bisogno, di dare una mano, quando servirà, di donare un sorriso per il piacere di farlo, di piangere di gioia, rabbia, dolore. Senza implodere in se stessi, né esplodere negli altri.
La mia piccola goccia nel mare di un mondo che ama più apparire che essere.
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