Dove far dormire il bebè? (parte prima)
Se il compito di un genitore è quello di aiutare un figlio a crescere e a diventare
indipendente, perché c'è tanta riluttanza a iniziare fin da quando il bebè arriva
a casa facendolo dormire per conto suo?
Quali sono le resistenze che molti incontrano per un atto
che si dimostra essere molto proficuo per il figlio?
L’argomento è molto dibattuto e entrambe le possibilità (farlo dormire solo o con i genitori)
sono sostenute dal parere autorevole di pediatri e psicologi che sostengono e
motivano l’una o l’altra scelta. Il genitore perciò non ha difficoltà a
giustificare il suo modo di agire con il parere di chi si schiera dalla sua
parte.
Una delle principali ragioni per cui il bambino viene
tenuto nella stanza dei genitori riguarda il
desiderio (soprattutto materno) di averlo vicino durante la notte, sia per la comodità di non doversi alzare dal
letto quando lo si allatta, sia per poterlo avere sotto gli occhi, poterlo “controllare”, per paura che
non respiri, che abbia un rigurgito, che non stia bene.
Questo bisogno di tenerlo il più possibile vicino a sè
nasconde il desiderio che il bambino
continui a essere una parte della mamma come lo era stato durante la
gravidanza e l’illusione che malgrado il parto la separazione non sia avvenuta.
Ma la separazione costituisce
la “conditio sine qua non” perché il figlio, tappa dopo tappa, possa formare e
affermare la sua personalità!
Riuscire
a vivere il figlio come essere diverso
da se stessa, essere in grado di riconoscerlo
nella sua individualità, sono gli elementi che caratterizzano il rapporto
sano della madre verso il bambino: al contrario, non riuscire a separarsi e continuare a viverlo come parte di sè riflette la possessività materna nei
confronti dell’altro, la non differenziazione, la confusione tra il neonato e
se stessa. La madre che si comporta in questo modo ripete molto spesso con il
bambino la non separazione vissuta da piccola con sua madre.
Riconoscere
il figlio dunque significa da un lato aver
elaborato il lutto per la perdita del bambino /parte di se stessa, dall’altro
accettare se stessa staccata dalla propria madre.
Separarsi è dunque inevitabile per riconoscere ed essere riconosciuti
nella propria identità.
Leggi anche la seconda parte qui: dove far dormire i bambini (approfondimento)
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