Imparare a rispettare i NO dei bambini.

Nessun commento

E' importante imparare a rispettare i NO dei bambini.

Quando ero piccola io erano gli anni '80, c'era un certo tipo di mentalità, accentuata nel mio caso dalle origini non proprio bolzanesi. Questa mentalità prevedeva che i bambini fossero imprescindibilmente succubi di atteggiamenti e richieste da parte di adulti ai quali dovevano per forza sottostare, solo perché i loro 70 cm li ponevano in condizioni di non poter dire no.

"Dai un bacio, forza", "Saluta", "Vai in braccio a tizio, caio o Sempronio".

E vai di braccia di conoscenti che si ritenevano autorizzati a prenderti e palleggiarti come se fossi un pupazzo, darti baci e bacini bavosi. E a volte non erano neanche conoscenti ma semplicemente i nonni o gli zii che in quanto tali pensavano di aver sempre diritto a strapparti una guancia anche quando proprio non ne avevi voglia.
E tu che ti dimenavi e dicevi NO, non eri minimamente preso in considerazione.

Imparare a rispettare i NO dei bambini.


Oggi se c'è una cosa che mi fa scattare proprio è questa, perchè anche se non sono più gli anni '80 è una modalità che vedo agire comunque spesso.
E non perchè lo dico io, ma lo dice la pedagogia (e in realtà semplicemente il buon senso).

Un bambino di due mesi non sa dire di no, ma sa fare molto bene una cosa: piangere. E se in quel momento sta piangendo forse i 37 baci che gli hai appena dato sulla guancia a cavallo dell'orecchio non gli sono proprio piaciuti.
Un bambino di due anni invece NO lo sa dire molto bene, e non puoi fare finta di non sentirlo. Quindi a qualunque età un bimbo sa trovare il modo per comunicarti un disagio e un NO.

C'è questa presunzione per cui un piccolo deve per forza avere voglia di dare un bacino al nonno, allo zio o anche alla mamma. Ma non è cosi!
Voi avete sempre voglia di baciare vostra madre? O vostro marito? Non credo..
Avete sempre voglia di stare a stretto contatto con loro o magari con conoscenti visti due volte per sbaglio? Io no.

Perchè per i piccoli dovrebbe essere diverso è un mistero che non riesco proprio a spiegarmi.

Imparare a rispettare i NO dei bambini è qualcosa di fondamentale per il loro benessere in primis. Quando un bambino dice no o dimostra un disagio sta ponendo un limite, cosa che è già difficile per loro, e scegliere deliberatamente di superare quel limite può creare in loro la sensazione di non essere ascoltati, che le loro parole non valgano e che quindi loro stessi non valgono. E se reiterata questa è un'azione che può creare la percezione che quei limiti non esistano, che loro possono dire di NO quanto vogliono ma le persone intorno fanno comunque come vogliono. E questo è intuibile quanto sia grave.

Citando due pedagogiste che amo molto, Rossini-Urso, che scrivono libricini deliziosi di gradevolissima lettura, "Il fatto che non possano dirci di NO, non vuol dire che vogliano dirci di si. Cerchiamo di essere discreti, delicati e sempre RISPETTOSI".

Chiediamo loro "Posso darti un bacino?" E se la risposta è no fa nulla, sappiamo che accettando e rispettando quel No abbiamo fatto una cosa importante per loro.

I bambini devono essere felici, non farci felici! (cit. Rossini-Urso).




Nessun commento

Posta un commento

Grazie per aver lasciato un tuo commento, sarà pubblicato il prima possibile!

Mamma aiuta Mamma