C'è chi ama l'estate e chi invece...

Okey, questo post irriterà gli amanti del mare e del caldo, mentre forse, farà sorridere chi, come me, non ama molto questo periodo dell’anno.

Precisiamo: caldo, mare, spiaggia, casa in riva al mare, mi possono far ricredere.
Caldo, mare, città: mi fanno solo irritare.

È inutile: c’è chi ama l’estate e chi l’inverno. Inevitabilmente ci sarà sempre chi, in una stagione, chi nell’altra, si lamenterà.

Questo è il mio periodo, quello Grinch. 

Intanto, soffro di pressione bassa, ergo in questi giorni mi sento un’ameba. Me ne starei sul letto a vegetare. Come sapete, impossibile.

Allora, mio malgrado, mi costringo a (sopra)vivere.

Tu che vivi in una città di mare, perché non ci vai tutti i giorni?

Si, è vero, ho il mare decisamente più a portata di mano di chi vive, per esempio, a Milano. Non è però, che vivo a 200 metri da esso. Questo significa: fatica immensa per arrivarci.

Due mezzi pubblici, con due bambini piccoli, la borsa, il secchiello, la paletta, i braccioli....

La stanchezza del ritorno. Entrambi addormentati sul bus e io che penso alla piramide umana per riportarli a casa.

No, davvero, un po’ bisogna essere amanti del genere, (e io amo guardare il mare d’inverno) un po’ bisogna averne davvero tanta di buona volontà. Perché poi, una volta arrivati in spiaggia, non è che mi sdraio e buonanotte a tutti. Diciamo che inizia la maratona di New York, con sottofondo la musica del circo e le mie urla: Ami vieni qui! Matty no, non si lanciano le pietre! Amore si vieni ti do l’acqua! Ah no! Non vuoi il gelato? Volevi la focaccia! Ah no era tua sorella... 

Sentirsi orribili in spiaggia

Qui viene fuori la donna che è in me, ci sono pochi posti in cui mi sento davvero orribile, uno di questi è la spiaggia. 

I miei capelli sono sottili, si spiaccicano in due secondi, non ho una chioma fluente. Senza trucco, ci posso anche stare, senza trucco, sudata e sconvolta, con i capelli da pazza no.

Eppure, qualche trucco l’ho adottato: occhialoni stile Sandra Mondaini, cappello di paglia e via!

Giusto l’amore per i miei figli, può smuovermi quelle tre volte l’anno ad avventurarmi in questo viaggio.

Ne vale sempre la pena per loro, lo so.