Il secondo libro di Giada Sundas: Mamme coraggiose per figli ribelli
Se vi è piaciuto il libro "Le mamme ribelli non hanno paura" di Giada Sundas, la mamma più amata dal web, non potete perdervi il suo secondo lavoro, nel quale parla ancora una volta, del mestiere più difficile del mondo: essere una mamma!
Nel suo secondo libro: "Mamme coraggiose per figli ribelli", Giada racconta in modo molto ironico e divertente la sua vita da mamma "normale" e ci esorta a mettere da parte la ricerca della perfezione, perchè le mamme perfette non esistono e di conseguenza nemmeno quelle imperfette, esistono solo le mamme che cercano di fare del loro meglio ed io sono pienamente d'accordo con lei!
Nel libro Giada riporta gli episodi più esilaranti ma anche quelli meno divertenti, della vita con sua figlia Mya, perchè da quando l'ha abbracciata per la prima volta, la sua vita si è trasformata in un'altalena di momenti indimenticabili e crisi impreviste che nemmeno il più illustre manuale del genitore provetto può insegnare ad arginare.
Giada spiega molto bene, come tutte le mamme si illudano che i primi mesi di vita del bambino siano i più difficili, quando invece devono ancora scontrarsi con i Terrible Two!
"Terrible Two
Si chiamano così perché "periodo nel quale ti fanno pentire di averli messi al mondo" era troppo lungo."
Infatti, man mano che i figli crescono, le sfide quotidiane si moltiplicano. Perché è dai due anni in poi che inizia la vera ribellione dei figli, una tacita dichiarazione di guerra alle madri e alla loro pazienza infinita.
"Le fasi di crescita dei bambini ti spingono sempre verso l'ignoto, sai quello che lasci ma non quello che trovi e, quasi sempre, quando immagini che la fase successiva sarà meglio, ti trovi poi a rimpiangere quella precedente."
Con la crescita ci si trova di fronte alla fase dei mille "perché" che entrano in testa come tormentoni estivi o ai "no" che diventano mantra e unica risposta a tutte le domande.
"I terrible two sono quella fase nella crescita del bambino che ti fanno scoppiare a ridere in faccia alle mamme dei neonati che ti dicono di non vedere l'ora che i loro bambini crescano come il tuo, e allo stesso tempo, che fanno scoppiare a ridere le madri di bambini più grandi del tuo quando dici loro la stessa cosa."
In questo libro, ogni mamma può riconoscersi in qualcosa, io mi sono riconosciuta soprattuto nella parte dove Giada parla delle vacanze, di come cambiano con un figlio... io che sto per partire per le vacanze al mare, ormai dopo 6 anni non mi faccio più molte illusioni, ormai il tempo del relax vero, quello prima dei figli è finito e chissà se tornerà mai!
"Ho scoperto che, da quando si diventa genitori, il concetto di vacanza smette di esistere, semplicemente. Invece, ci si va a stancare in trasferta e a urlare "smettilaaa..." in posti bellissimi"
Verissima anche la parte dei nonni, che magicamente si trasformano con l'arrivo della nipotina. Se prima, con te, sono stati genitori severi, ora tutte le regole a cui tenevano, non esisteranno più, alla nipote sarà tutto concesso, non si sa bene perché!
"Con me: "Mamma mi prendi in braccio?". "Che sono io, un mulo? T'ho fatto le gambe, cammina"
Con lei: "Nonna, ho fatto quattro passi, non ce la faccio più" "Povera piccola, nonna ti porta in braccio anche all'altare se voi."
Con me: "Mamma mi porti in piscina?" "Non scherzare, sarà pieno di gente. Riempiti la vasca da bagno."
Con lei: "Nonna mi piacciono tanto i serpenti". "Dai, metti le scarpe che la nonna ti porta a Singapore a vederli"
Nonna volglio... comprato. Nonna mi dai... preso. Nonna andiamo... partite. Il tutto sugellato dal trattato di segretezza nonno/nipote alla voce: "Però non dire niente a mamma."
Ecco la frase "Però non dire niente a mamma" la trovo insopportabile, io pretendo di sapere tutto, voi no?
Potrei andare avanti a lungo, ci sono veramente tanti spunti di vita quotidiana, di vita vera nel quale riconoscersi che Giada racconta in modo così semplice e sincero, perché quando si tratta di fare la mamma siamo tutte uguali e diverse allo stesso tempo, perché non esistono rigide istruzioni o consigli insindacabili. Ci vuole solo coraggio a volontà. Il coraggio di accettare che ci sono giornate in cui tutto fila liscio come l'olio e giornate in cui non si vede l'ora di spegnere la luce per non sentire più strilli insopportabili.
Giada consiglia di affrontare la vita da mamma giorno per giorno, di seguire il proprio istinto e di non preoccuparsi troppo di sbagliare. Di lasciar perdere le "gare" tra mamme e di non far troppo caso alle domande invadenti, a cui risponde sempre con ironia, anche alla domanda su quando farà un secondo figlio, lei risponde così:
"Lo facciamo sta sera, vuoi venire a vedere?"
Insomma anche in questo libro di Giada Sundas si ride di gusto e ci si prende meno sul serio, e poi ho scoperto che l'ha scritto ascoltando Ed Sheeran, quindi è doppiamente ispirato! Che adoro Ed Sheeran, s'era capito, no?!?
Non perdetevelo!
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