Io do la colpa ai 40 anni, molto più probabilmente al fatto che sono diventata mamma, ma il mio livello di ansia, nell’ultimo anno, è aumentato trasformandosi in ansia Livello PRO.
Non è che prima non fossi ansiosa e Bam di improvviso lo sono diventata, ma ultimamente, basta davvero poco per mettermi in allarme.
Non è che prima non fossi ansiosa e Bam di improvviso lo sono diventata, ma ultimamente, basta davvero poco per mettermi in allarme.
Starò invecchiando, ve l’ho detto, ma soprattutto per quanto riguarda la salute, sono diventata paranoica.
È più forte di me.
Guardo i miei figli e penso se gli succede qualcosa io muoio.
Guardo me e penso se mi succede qualcosa, loro, i miei figli, come fanno?
Perché all’inizio, dal pancione al primo anno, pensi di avere una sorta di protezione assicurativa: ho due bimbi piccoli, pensavo, non può succedermi nulla.
Lo so, una grandissima cazzata, perché basta aprire la tv e sintonizzarsi su un TG.
In qualche modo, però, quell’assurda illusione mi ha aiutato a non impazzire.
Poi, i mesi passano e almeno per me, dopo quasi cinque anni in cui spingo il mio fisico al limite, ecco che lui ora, mi presenta il conto.
Un esempio? A cinque mesi dalla fine del mio allattamento (25 mesi) con Amalia, zac un bella mastite ( sembra che nonostante la mia seconda, io sia una piccola mucca). È un mese che cerco di rimettermi in sesto.
Allora ti rendi conto che, quando il tuo fisico, non segue la tua mente (che vorrebbe andare a mille e invece, si trova il freno a mano tirato), anche l’umore ne risente ed entri in un loop mentale terribile.
Vedi tutto più nero, anche la decisione più semplice, diventa difficilissima.
Ti senti stanca di tutto, confusa e niente, non sai da che parte girarti.
Ti serve uno stop
Ma come fai se sei in pieno mare e devi nuotare?
Chiedi aiuto a chi ti sta vicino.
Alzi la mano e dici: non ce la faccio.
Ecco perché vi scrivo di questo mio momento difficile.
Perché non abbiate paura di chiedere aiuto a chiunque possa darvi una mano a uscire da un periodo più difficile di altri.
Non c’è niente di male.
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