Adolescenza non ti temo ... anzi forse sì, ma solo un po'

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La tanto temuta e forse desiderata adolescenza è arrivata e ha fatto goal!
Eccoci qua con l'adolescenza che ormai si è impossessata della nostra famiglia. Ci troviamo, come genitori, a doverci rimboccare le maniche e lavorare insieme ai nostri figli per crescere.
Sì, avete capito bene, si lavora insieme perchè l'adolescenza non è una malattia, è una fase dove i nostri figli sbocciano, maturano, prendono la loro forma e noi non possiamo stare immobili e lasciarli lavorare da soli, dobbiamo esserci sempre e goderci anche il loro mutamento.

Due di sei figli, sono adolescenti ormai, e il dialogo non è mai troppo, anche se ci sono momenti in cui i muri di silenzio sono insormontabili e si lavora duro, noi e loro, per non perdere di vista l'obbiettivo.

Adolescenza non ti temo ... anzi forse sì, ma solo un po'



Ultimamente è l'umore altalenante la costante dei grandi: cominciano a fare i conti con le cotte, le simpatie, le gelosie e anche gli ormoni danno filo da torcere.
Si sbattono porte e ci si sfida a vicenda e mi rendo conto che, io come genitore, avrei bisogno ogni tanto di consultare un libretto delle istruzioni, che non hanno ancora inventato, per studiarmi i passaggi e dire - ok questa la so, posso farcela! -

Ho imparato che bisogna ritagliare del tempo esclusivo anche solo per una merenda, con i grandi senza la necessità di affrontare problemi o altro ma solo per ridere, per scherzare, per dire - io ci sono per te e con te .... -

Non è facile per me mamma, guardare la barba che cresce o il rossetto rosso che si posa sulle labbra giovani, ma ammiro e osservo il fiore stupendo che sono i miei figli e che diventeranno con il passare delle lotte e delle conquiste.


Ho imparato a rispettare i loro silenzi, e a stringere i denti quando le lacrime solcano i loro visi, e ho capito che tenerli sotto una campana di vetro è deleterio.
Ogni genitore vorrebbe che il proprio figlo o fosse immune da sofferenze ma come potrebbero crescere altrimenti?

ho dovuto farmi violenza e rimanere la mio posto di genitore dettando regole scomode 

dico No, e il mio no rimane tale, spiego il motivo ma non transigo, e non credete che sia facile, sarebbe molto più semplice dire sì ad ogni richiesta ma ... ma mio marito ed io, siamo dell'idea che le regole debbano essere semplici, poche ma ferme!

Io sono il genitore e voi i figli ... io genitore devo darvi gli strumenti per fare la vostra musica non gli spartiti... perchè altrimenti sarebbe la mia e non la vostra.

Ogni tanto non vedo figli, ma alieni aggirarsi per il corridoio con cuffie colorate che barcollano e allora allungo un braccio per farli appoggiare e si riparte...


 

Il nostro posto preferito per parlare è diventato l'ikea ... ogni volta a turno  - sembra lo facciano di proposito -, in quella che reputano la loro casa ideale, i miei figli si aprono a colloqui di psicologia adolescenziale che mi disarma... ma arrivano in mio aiuto le polpette di ikea e tutto ha un altro sapore!


Adolescenza non ti temo... si forse un pochino si...

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