Essere mamma e l’arte dell’arrangiarsi.
Se ci pensate sono due cose che vanno di pari passo.
Non esiste un manuale di istruzioni, in effetti.
Si diventa mamme e via, pronte all’uso. Le uniche istruzioni che si hanno, sono quelle scritte sulla confezione del test di gravidanza.
Poi, dalle famigerate due lineette rosse, chi si è visto si è visto!
Si diventa mamma, mestiere il cui “senza esperienza” è di serie, ma non hai il tempo di prova o di apprendistato.
No, nel momento in cui tieni in braccio per la prima volta tuo figlio, devi essere subito sul pezzo.
Quando parlo dell’arte dell’arrangiarsi non mi riferisco però, solo agli aspetti pratici, quelli insomma dove a un certo punto ti rendi conto che fai un baffo alla dea Kalì.
Mi riferisco soprattutto, a quei momenti di sconforto personale, di indecisione, di solitudine in cui ogni tanto si sprofonda.
Ai momenti da "task force anti crisi".
Ai momenti da "task force anti crisi".
Le notti insonni, mentre il tuo compagno dorme beato, mentre tu sai che tuo figlio non sta bene, ma non riesci a capire cosa abbia. Dentro hai un campanello, davanti ai tuoi occhi un bimbo irrequieto, con il sonno agitato e forse la febbre.
O ancora, di quando hai la febbre, ti senti uno straccio e vorresti solo buttarti sotto le coperte, senza pensare a nulla e invece, trovi il modo di stare in piedi, perché i tuoi figli hanno bisogno di te.
Quando dopo giorni di capricci, urla sfrenate, ti interroghi su quello che stai facendo con i tuoi figli, se stai sbagliando qualcosa. E non hai la risposta, ma poi, piano piano trovi il modo di venirne a capo.
O ancora, quando tuo figlio vuole quel biscotto mangiucchiato che tu hai appena buttato via e ti ritrovi a ripescarlo nel secchio, (per fortuna era ancora dentro alla sua carta), per evitare urla incontrollate, perché sei stanca, perché hai mille cose da fare.
Quando ti ritrovi a cucire un cagnolino di pezza che si è "ferito", anche quando non sei capace nemmeno ad attaccare un bottone.
Quando ti ritrovi a cucire un cagnolino di pezza che si è "ferito", anche quando non sei capace nemmeno ad attaccare un bottone.
Diventare mamma è sempre una prima volta
Diventare mamma è sempre una prima volta, che si tratti davvero della prima o, anche, della seconda, terza, quarta volta. Sono certa infatti, che quando aspetti il secondo, non puoi sapere cosa vorrà dire essere mamma di due. Lo stesso andando avanti.
Essere mamma è fatto di tante prime volte.
E fateci caso, le volte che si agisce seguendo il proprio istinto, è quello in cui tutto riesce meglio.
Coprilo, scoprilo, tienilo in braccio, mettilo giù, non uscirai con sto tempo?
Tutti a dirti come e cosa fare.
Sapete che vi dico: le mamme nascono con un super potere di serie, si chiama l’arte dell’arrangiarsi, o istinto.
Colonna Sonora del post: Gianna Nannini - Fenomenale
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