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mercoledì 27 settembre 2017

Mamme e lavoro. E' mamma? Allora le faremo sapere...

Mamme e lavoro

In Italia, solo negli ultimi anni, circa 800 mila donne sono state licenziate o costrette a dimettersi. Almeno 350 mila sono state discriminate per il loro essere MADRI. A tantissime altre, per la stessa ragione, non viene nemmeno concessa un'opportunità. 

ITALIA, SETTEMBRE 2017

Da bambina ero sicura che negli anni con il 2 davanti avrei guidato una macchina volante. E invece, nel 2017, ancora tante donne sono discriminate sul lavoro perché MAMME. 

Una mamma ha due doveri: preoccuparsi ed evitare di farlo. E.M Foster 

picture by Joblogs 

Essere madre è considerata una macchia anche sui CV più eccellenti. Perché come per magia la professionalità è soggetta ad alcune condizioni: impensabile che il lavoro per una madre sia la priorità. Utopia credere che possa dedicarsi alla professione con abnegazione e sacrificio. 
E allora meglio dare la precedenza a ragazze più giovani o a uomini, anche se meno esperti e titolati. 
Perché i figli hanno esigenze, impegni, traguardi da raggiungere. I figli si ammalano e hanno bisogno della vicinanza della mamma. 
Insomma BENTORNATO MEDIOEVO! 

Perché le aziende fanno ancora una fatica enorme a metabolizzare la nuova flessibilità legata alla tecnologia e alla nuova concezione del lavoro. Si fatica ad abbandonare l'abitudine di "timbrare il cartellino" come se questa fosse la sola garanzia di successo ed efficienza. 
Qualcuno compie scelte innovative e scoppia il caso: ne parlano i giornali come di realtà futuristiche (come le famose macchine volanti!) e tutti gli altri faticano a prendere esempio. 
Il lavoro flessibile, il lavoro da casa, la professione al di fuori delle mura aziendali sono una realtà consolidata. E se io fossi il capo non esiterei ad affidarla a chi sa cosa significano l'abnegazione e il sacrificio, a chi gestisce ogni giorno un'azienda ben avviata, a chi ha fatto del problem-solving un'arte: e chi meglio di una MAMMA ?

Il lavoro di un uomo è dall'alba al tramonto. Il lavoro di una madre non finisce mai. Cit.


1 commento

  1. In questo 2017 ho fatto tanti colloqui, uno mi ha molto colpito, mi hanno chiesto se avessi figli, quanti, l'età, se andavano a scuola e quante ore settimaneli facessereo. Mi hammo chiesto se i nonni mi aiutavano e tanto altro, non hanno fatto nenahc euna domanda sul mio lavoro e be...non mi hanno mai richiamata

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