Mamme e lavoro
In Italia, solo negli ultimi anni, circa 800 mila donne sono state licenziate o costrette a dimettersi. Almeno 350 mila sono state discriminate per il loro essere MADRI. A tantissime altre, per la stessa ragione, non viene nemmeno concessa un'opportunità.
ITALIA, SETTEMBRE 2017
Da bambina ero sicura che negli anni con il 2 davanti avrei guidato una macchina volante. E invece, nel 2017, ancora tante donne sono discriminate sul lavoro perché MAMME.
Una mamma ha due doveri: preoccuparsi ed evitare di farlo. E.M Foster
picture by Joblogs
|
Essere madre è considerata una macchia anche sui CV più eccellenti. Perché come per magia la professionalità è soggetta ad alcune condizioni: impensabile che il lavoro per una madre sia la priorità. Utopia credere che possa dedicarsi alla professione con abnegazione e sacrificio.
E allora meglio dare la precedenza a ragazze più giovani o a uomini, anche se meno esperti e titolati.
Perché i figli hanno esigenze, impegni, traguardi da raggiungere. I figli si ammalano e hanno bisogno della vicinanza della mamma.
Insomma BENTORNATO MEDIOEVO!
Perché le aziende fanno ancora una fatica enorme a metabolizzare la nuova flessibilità legata alla tecnologia e alla nuova concezione del lavoro. Si fatica ad abbandonare l'abitudine di "timbrare il cartellino" come se questa fosse la sola garanzia di successo ed efficienza.
Qualcuno compie scelte innovative e scoppia il caso: ne parlano i giornali come di realtà futuristiche (come le famose macchine volanti!) e tutti gli altri faticano a prendere esempio.
Il lavoro flessibile, il lavoro da casa, la professione al di fuori delle mura aziendali sono una realtà consolidata. E se io fossi il capo non esiterei ad affidarla a chi sa cosa significano l'abnegazione e il sacrificio, a chi gestisce ogni giorno un'azienda ben avviata, a chi ha fatto del problem-solving un'arte: e chi meglio di una MAMMA ?
Il lavoro di un uomo è dall'alba al tramonto. Il lavoro di una madre non finisce mai. Cit.
In questo 2017 ho fatto tanti colloqui, uno mi ha molto colpito, mi hanno chiesto se avessi figli, quanti, l'età, se andavano a scuola e quante ore settimaneli facessereo. Mi hammo chiesto se i nonni mi aiutavano e tanto altro, non hanno fatto nenahc euna domanda sul mio lavoro e be...non mi hanno mai richiamata
RispondiElimina