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giovedì 6 luglio 2017

Un pomeriggio col tecnico medico per conoscere meglio le radiazioni

L'estate è arrivata e tutte noi ci prepariamo per le vacanze, per le giornate da trascorrere al mare, sotto il sole, respirando il profumo della brezza marina.

Voi come raggiungerete le vostre destinazioni? Auto, treno o aereo... Ecco, proprio di aerei voglio parlare: secondo voi è maggiore la dose di radiazioni ricevute da un corpo durante un viaggio aereo intercontinentale oppure quella ricevuta durante una radiografia?

Non ci crederete mai, ma sappiate che un viaggio Roma - New York equivale a fare 10 radiografie al torace. Basta viaggi via aerea per donne incinte e bambini? No, affatto!



Pochi giorni fa sono stata ad un incontro organizzato dall'Associazione Italiana di Fisica Medica (branca specialistica della fisica che si è sviluppata a seguito delle più importanti scoperte della ricerca di base, come i raggi x, le cui applicazioni hanno portato ad una radicale trasformazione della medicina con l'introduzione di tecnologie di diagnosi e di terapia sempre più sofisticate), dove degli esperti ci hanno spiegato perchè non si deve avere paura delle radiazioni durante gravidanza e allattamento.

Esistono infatti un sacco di falsi miti circa le effettive conseguenze sul feto dei raggi x. Una donna in gravidanza può in realtà sottoporsi a tutti i tipi di radiografie, dietro precisa indicazione specialistica e previa valutazione preliminare della dose al feto. Anche le mammografie non costituiscono rischio per il feto.

Feto-30-semanas

Contrariamente a quanto si possa credere, non si dovrebbe prendere in considerazione l'interruzione di gravidanza se la dose ricevuta dal feto non supera i 100 mGy. I rischi da radiazioni sono correlati all'età gestionale e alla dose assorbita, sono più significative durante l'organogenesi e nel periodo fetale precoce, un po' meno nel secondo trimestre, e meno ancora nel terzo. In ogni modo con dosi inferiori ai 100 mGy sono molto rari effetti letali nel periodo pre impianto e l'effetto sul QI è a sua volta trascurabile.

Insomma, una soglia importante è questa dei 100 mGy, ma a cosa corrisponde?

100 mGy equivalgono a 3 TAC all'addome o a 20 radiografie: una quantità elevata se si pensa alla vita ordinaria di una persona ed al suo ricorso ad esami diagnostici.

E quali sono gli effetti sui bambini? Dobbiamo evitare di sottoporli a radiografie e simili? Se ad esempio il mio medico richiede una TAC, la devo far fare al mio bambino? Sì, come in tutti gli esami medici, il beneficio dell'informazione ottenuta deve superare il rischio associato all'esame. Nella maggior parte dei casi questo è vero (la diagnosi effettuata deve avere un effetto sulla terapia).

Andrebbero comunque considerate tecniche alternative, come l'osservazione, la risonanza magnetica, l'ecografia, la radiografia tradizionale.

Fonte salutedomani.com


Se avete dubbi riguardo i rischi delle radiazioni in gravidanza e allattamento e in ambito pediatrico, vi consiglio una visita al sito dell'associazione, dove troverete tante informazioni interessanti, oltre ad un utilissimo forum dove poter porre domande specifiche per le vostre situazioni personali.

E ricordate: in ogni ospedale è presente la figura del tecnico medico: in caso di dubbi a riguardo non esitate a chiedere un consulto!

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