Scrivo questo post in un momento di vuoto.
Mille idee su cui svilupparlo, nessuna che mi convinca o di cui abbia realmente voglia di parlare: Scrivo di educazione? O degli orrori dell'infanticidio recentemente accaduti? Scrivo dell'importanza di stare all'aperto per i bambini? Scrivo di quel prodotto che abbiamo provato e che ci piace? Di quel gioco nuovo?
No, niente di tutto questo, perché negli ultimi giorni non ho avuto il tempo di leggere, di approfondire i temi che avrei voluto trattare.
E sono arrabbiata. Sono confusa e stanca.
Per tutte queste ragioni, allora, (rabbia, confusione, stanchezza), ho deciso che oggi scrivo di una normalissima giornata NO.
Oggi vi scrivo anche, del vuoto che a volte una donna può sentire dentro di se.
Non è vero che per essere una buona mamma bisogna essere sempre sorridenti. Perché non è vero che la debolezza non va mostrata ai nostri figli.
Scrivo dell'incomprensione che una mamma può sentire intorno.
Scrivo di quella giornata in cui non sai nemmeno cosa vorresti di preciso: quello che ti servirebbe è non stare come stai in quel preciso momento.
Scrivo anche, di quel momento limite in cui ti senti in apnea. Hai bisogno di spazio, spazio fisico e mentale. Hai bisogno di spensieratezza. Per qualche ora, per ricaricare le pile.
Hai bisogno di fare la pipì da sola in bagno e nel silenzio più totale.
Non hai voglia di sorridere, di mostrarti come sempre, come una che ha tutto sotto controllo.
La giornata NO è proprio quella in cui non hai davvero nulla sotto controllo, ma il problema vero, è che non siamo in grado di concederci di starci dentro a questa giornata NO.
Bisogna riprendere subito in mano le redini della situazione, quando invece, la nostra sensazione, è quella che, a furia di tenere troppe cose tra le mani, alla fine queste ti stiano cadendo per terra.
Oggi vi scrivo di quella giornata in cui le vedi scivolare, ma non ti affanni a raccoglierle come al solito, no. Le scavalchi, invece e vai oltre: Poi, girandoti a guardarle pensi: fanculo!
Si, avete letto bene: FANCULO!
by aimperfectmom |
Perché dobbiamo mostrarci sempre sul pezzo? Perché?
Non so voi, ma io oggi non ne ho voglia.
Ecco di cosa scrivo oggi.
Oggi il mio post parla del fanculo a tutto ciò che ci limita, che ci fa stare male, ai pensieri tristi, alle preoccupazioni, a il dover fare.
Oggi grido alla libertà mentale! Non per molto, per qualche ora.
Staccare la spina, si dice così no?
Una donna passa le giornate a essere di tutti, dei figli che giustamente la reclamano, del marito o compagno che giustamente richiede attenzioni. Del datore di lavoro che vuole quelle X pratiche finite entro le 17.
Ogni tanto una donna ha bisogno di essere solo di se stessa.
E' lei che ha bisogno di attenzione, ha bisogno di silenzio, oppure di mettere la musica a palla, quella canzone che piace tanto a LEI e a nessun altro. Di ascoltarla cantarla, ballarla o tutte e tre le cose insieme, senza sentire in sotto fondo mammaaaa mammaaaaa mammmaaaa, oppure dove è la mia maglietta, non hai mai un minuto per me.
Ogni tanto si ha bisogno di essere padrone del proprio tempo, dei propri spazi, eppure, il vero problema, é che raramente una mamma ha un vero minuto per se stessa.
Non si sa perché la nostra società ci imponga una visione della vita fatta solo di sacrifici. Poco spazio per il gioco. Bisogna lavorare più ore dell'orologio. Bisogna avere sempre la casa in ordine, bisogna avere sempre figli ben vestiti e puliti. Bisogna avere cena e pranzi pronti, magari varie pietanze per assecondare i gusti di tutti. La camicia stirata, possibilmente quella preferita.
Bisogna, bisogna, bisogna.
La vita però, è una sola. Gli attimi si rincorrono veloci, basta un un secondo per essere felici da toccare il cielo con un dito e un altro ancora per cadere dalle stelle alle stalle.
Allora oggi ho deciso che fanculo tutti e tutto.
Oggi si pensa a me, a te, a tutte voi che mi state leggendo, che come me avete un giornata no.
Come? Impostandoci sulla voce "profilo basso". Si fa solo l'indispensabile. Mentre il bimbo è all'asilo, invece che ribaltare casa come si era progettato, per esempio, si rifanno i letti, si passa l'aspirapolvere e poi via, fuori! A fare qualcosa che ci piace.
Perché le giornate no vanno ascoltate, quando la sensazione è quella del sovraccarico in qualche modo, ci si deve fermare.
Basta davvero poco, una chiacchierata con un'amica, la colazione al bar, un giro all'aria aperta.
E che sarà mai se una volta ogni tanto ci prendiamo con forza un minuto per noi?
by aimperfectmom |
Quando ci sentiamo incomprese e ci lamentiamo di non avere tempo, ma ci ostiniamo a fare tutto per tutti, fermiamoci un secondo: scopriremo che spesso le prime a non ascoltare se stesse, le prime a non comprendersi siamo proprio noi.
Ci aspettiamo invece, che sia chi ci sta intorno a concedercelo, a legittimarci alla pausa, a capire dai nostri segnali più o meno celati e subliminali che abbiamo bisogno di coccole, di tempo, di leggerezza, di essere sollevate dal nostro essere multitasking.
Vi dirò però, un'ultima cosa: se vi serve un po' di tempo prendetevelo.
Il mondo va avanti anche senza di noi.
Non c'è niente di male in questo e se qualcuno ci dicesse il contrario, beh la risposta è solo una:
Fanculo!
Colonna sonora del post: Luis Fonsi - Despacito ft. Daddy Yankee
Colonna sonora del post: Luis Fonsi - Despacito ft. Daddy Yankee
Cioè, questo post lo metto in camera al posto del crocefisso che non ho. Sacro. Riprendo una tua frase: "Ogni tanto una donna ha bisogno di essere solo di se stessa."
RispondiEliminaHo sorriso, ma la verità è che queste parole risuonano e toccano corde importanti. Quindi brindo con te al sacrosanto e legittimo: fanculo. Grazie!!! Standing ovation.