Finalmente è arrivata la
primavera. E naturalmente la bella stagione si accompagna ad una maggiore
quantità di luce, all’incremento del calore dell’aria e, in via proporzionale,
alla voglia di uscire - o meglio scappare - dalle proprie tane e scoprire il
meraviglioso mondo che ci circonda, specialmente se in casa è presente anche
uno o più bambini.
Si ricominciano così ad organizzare le gite fuori porta alla
riscoperta di luoghi creati dall’uomo, come ad esempio le numerose città d’arte
delle quali il nostro Paese è pieno, o di meravigliosi paesaggi naturali, a
loro volta presenti in grandissimo numero in Italia. Oggi però voglio
consigliarvi un’escursione in un luogo dove la mano dell’uomo è servita a
valorizzare ancora di più la bellezza della natura, dove poter godere appieno
di uno dei spettacoli caratteristici di questo periodo: la fioritura di tanti
boccioli colorati, simbolo della vita che rinasce proprio in primavera. Sto
parlando naturalmente di un orto botanico, più precisamente dell’orto botanico
di Bergamo “Lorenzo Rota”.
Non so voi, ma uno dei miei ricordi di bimba sono proprio le domeniche durante le quali mia madre mi accompagnava tra serre, mostre floreali ed orti botanici. Tutte le volte rimanevo affascinata dai colori di quei fiori e dalla presenza di piante esotiche che mai mi era capitato di vedere per le vie della mia città. E se togliamo la pessima esperienza vissuta una volta con una simpatica ape, mi piacerebbe che anche le mie figlie un giorno possano avere dei ricordi freschi e colorati come i miei.
Bergamo è una città a pochi passi di Milano e specialmente
per chi abita nel capoluogo lombardo credo sia una meta perfetta per un’escursione
domenicale. Qui sorge, dal 1972, l’orto botanico “Lorenzo Rota”. Organizzato in
uno spazio relativamente ristretto, essendo esteso solo su 2.400 metri quadri,
racchiude in sé 1.200 taxa. Qui si possono trovare affiancate la drosera
carnivora con il papiro, la canna da zucchero con la palma del Madagascar, il
fior di loto con la sanguisorba orobica o col cactus a candelabro.
Purtroppo non è una gita da organizzarsi se si prevede di
utilizzare passeggini o carrozzine, basti pensare che l’orto botanico si può
raggiungere solamente a piedi, percorrendo la Scaletta di Colle Aperto. Per chi
avesse bimbi più grandi, non preoccupatevi, troveranno questa salita molto
interessante, in quanto saranno accompagnati dalla Scala dell’Evoluzione, un
percorso espositivo dedicato all’evoluzione delle piante, a partire dalla
formazione del sistema solare ed alla comparsa negli oceani dei primi organismi
unicellulari.
La fatica per raggiungere la sommità della scala per entrare
nell’orto botanico sarà poi ripagata dalla fantastica vista della quale potrete
godere, grazie ad un panorama che spazia dalle Prealpi Bergamasche ai tetti ed
i monumenti della città Alta, dove vi consiglio di concludere poi la giornata,
con una bella passeggiata tra le meraviglie dell’uomo, dopo aver goduto di
quelle della natura.
Per maggiori informazioni, conoscere le iniziative nell’orto
ma anche quelle organizzate dal suo staff nella città di Bergamo, gli orari ed
i giorni di apertura, potete visitare direttamente il sito dell’orto botanico.
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