Avrò mai un sacrosanto minuto per me? Quando una mamma è al Limite

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Hei mamma! 

Capita a tutte! 

Oggi ti sei svegliata con una morsa alla gola, ti manca il respiro, vorresti fuggire su un'isola deserta e ti detesti, ti spaventi, perché scapperesti lontano anche dai tuoi figli.


Mamma mamma mamma mamma mamma MAMMAAAA....


Non senti altro riecheggiare nella tua testa.

Poppata, cambio del pannolino, poppata, cambio del pannolino....


E POI, ANCORA:

devo pulire, lavare, stendere, stirare, cucinare...pulire, lavare, stendere, stirare, cucinare. 


Quando una mamma è al Limite


In sottofondo sempre

Mamma mamma mamma mamma mamma MAMMAAAA....

Ti sei svegliata e non ti riconosci. 

Corri in bagno, chiudi la porta, quasi ti ci barrichi dentro, tanto dormono ancora e finalmente, ti guardi allo specchio. 

Chi è costei?



Questa qui, con i capelli spenti, taglio informe, occhiaie, colore indefinito. 
Ti sciacqui allora, la faccia, prendi la spazzola e....
Mamma mamma mamma mamma mamma MAMMAAAA....

Pensi: "Quando mai avró un sacrosanto minuto per me?".

È una questione di confini. I tuoi non esistono più. 

Di nuovo la morsa. 

Non importa loro ti chiamano, loro hanno bisogno di te. Loro sono cuccioli.

Inizia la nuova giornata. 

La battaglia della colazione (biscotto sì, yogurt no. Anzi yogurt sì, biscotti no. Anzi no, voglio i cereali...). 

La battaglia della "vestizione": no, la maglietta rossa no! Quella felpa non mi piace. Non voglio andare all'asilo... uno scappa a destra, l'altra a sinistra e perde una scarpa... lo afferri al volo, gliela infili, allora l'altro incomincia: "dove è la mia Macchininaaaaa? Voglio la mia macchininaaaaaa!..."


Ti viene da piangere, da urlare, da chiudere gli occhi e mettere le mani sulle orecchie. 

Okay. Stop. Fermi tutti.

Mamma succede. Succede anche a me. Mi è successo e mi succederà ancora.

E meno male, perché in quei momenti, chi sta soffocando è la donna che è in te, la tua parte mamma ha preso il sopravvento e la sta mettendo a tacere.
Tu, peró, sei anche donna, anzi  direi che sei diventata mamma proprio perché prima ancora sei donna.

Allora non dimenticarlo. 

Capita e quando capita, fermati, respira e chiedi aiuto: ai nonni, alla babysitter, ai vicini, al tuo compagno/marito.

Chiedi una boccata d'ossigeno, prenditela, pretendilo!




Un'ora, anche due, per te stessa: il giro dell'isolato, un giro nel quartiere, shopping, qualsiasi cosa. 

Funziona così, basta davvero poco, anche solo uscire di casa. La morsa si allenta, ritorni a respirare.

Lo hai fatto? Ti mancano i tuoi bimbi, vero?

E' ora di tornare a casa.

Colonna sonora del post: George Michael - Freedom! '90

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  1. Come fate ad esserci sempre pedissequamente sempre..per tutto.il mio grazie piccolo ma grande come l'oceano
    Maurizio

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