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martedì 28 marzo 2017

Quando i tuoi figli usano il tablet meglio di te

"Mattia, 3 anni fatti a gennaio, sa usare l' iPad e YouTube meglio di me!"
La madre perfetta del momento, sentite le mie parole, parte subito con: "Orrore! Che madre! E poi, hai mai messo su google le parole iPad e Bimbi? Ricerche di qua, ricerche di là affermano che stai provocando danni incredibili, saranno potenziali killer, a scuola non studieranno, avranno problemi di apprendimento, linguistici, non saranno mai dei geni...".

E quella santa doccia fatta al volo, al prezzo di lasciare Mattia in compagnia del tablet, diventa il mio incubo. 

Certo che ho fatto una ricerca sul web e ad essere onesta, ho trovato il caos, nulla di così convincente da farmi correre a bruciare l'ipad o da lasciarlo ai miei figli in tutta serenità.
Perché di fatto, per un articolo che demonizza l'uso di questi dispositivi, ne troverete subito un altro che, invece, afferma che in realtà non sono così nocivi. Che confusione! 

figlie che usano il tablet
copyright by aimperfectmom
Che fare? 

Cedere alla tentazione di ritagliarsi qualche minuto di pace, anche solo per una doccia, oppure buttare dalla finestra tablet, smartphone, e compagnia bella?

Come orientarsi in tutto questo?

Personalmente credo che la soluzione stia nel mezzo.

Non posso immaginare di piazzare i miei figli ore e ore su iPad, iPhone e, un domani, su videogiochi, per non parlare della "classica" TV, ma non posso nemmeno pensare di compiere un reato se, per quel tempo che mi serve per riordinare casa un secondo e perché no, magari per tirare il fiato qualche minuto, metto in mano a Mattia l'iPad e lo lascio guardare un episodio di un cartone, oppure video con le sue canzoncine preferite.

Tutto sta nell'utilizzare il buon senso.

Non è più possibile negare, specialmente se si pensa a chi nasce oggi, che oramai questi dispositivi fanno parte della nostra quotidianità. Un po', forse, come - per chi è della mia leva -, accadeva anni fa con l'arrivo della TV.

Io sono cresciuta a pane e BIM BUM BAM.

Pretendere poi, che i nostri figli non utilizzino o non siano attratti da tablet, smartphone e quant'altro, vorrebbe dire che noi stessi, per primi dovremmo rinunciarci. 
Si, perché se ci pensate, dopo il viso di mamma e papà, dell'ostetrica e del personale medico, dopo la luce abbagliante della sala parto, la prima cosa che un neonato si trova davanti è un fantastico smartphone con cui gli vengono fatti 899992 scatti al secondo.

Loro prendono esempio da noi, in tutto, ma io, lo ammetto, non sono in grado di rinunciarci. E forse, non sarebbe giusto. Un domani non saranno così sotto controllo stretto come lo sono ora, quindi quello a cui miro è:

EDUCARLI AL CORRETTO UTILIZZO DI QUESTI DISPOSITIVI


bambini che usano il tablet
copyright by aimperfectmom

Come per tutte le cose, le basi si mettono da subito: basta mettersi e mettere delle piccole regole. Per esempio, può aiutare l'utilizzo di un timer, quando suona, si mette via l'pad.

Non ci rinuncio anche perché tante volte, dopo giornate frenetiche, dove il mio spazio corporeo e vitale è circoscritto da due piccoli esserini urlanti, poter avere a disposizione il mio IPhone per cazzeggiare mentre allatto, per esempio, mi ha aiutato e mi aiuta ad alleggerire il carico. Lo stesso quando Mattia sta buoni quei venti minuti sul divano, cantando contento " il coccodrillo come fa!".

È anche vero che, recentemente, ho letto un articolo, (ho poi scoperto non essere di recentissima pubblicazione, lo trovate qui) che mi ha fatto pensare. In esso si diceva che, secondo una ricerca americana, dare l'iPad e Co. ai propri figli per calmarli, non insegna loro a gestire le emozioni, ad autoregolarle.


Su questo sono d'accordo, ma esattamente come con qualunque altro oggetto utilizzato per gestire il "capriccio" dei propri figli. Perché, per me, qualunque azione fatta per il semplice fatto di "far smettere" i propri figli di urlare e dimenarsi, senza prendersi la voglia, l'impegno, la pazienza di capire e di aiutarlo a capire cosa gli sta accadendo (è arrabbiato, triste, annoiato, ECC), ha lo stesso effetto del mettergli in mano un tablet.

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Inutile dire, infine, che l'esplorazione del mondo che ci circonda, dedicare più tempo possibile ai nostri figli, farli correre all'aria aperta, manipolare, stimolare la loro fantasia, aiutarli a verbalizzare le loro emozioni, i libri, restano i migliori ingredienti per un'educazione sana.

P.S. Questo è come la penso io e voi, che mi dite?


Colonna Sonora del post: Frank Sinatra - Killing Me Softly



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