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martedì 28 febbraio 2017

Questo bambino assomiglia tutto al papà! (E la mamma?)

Immaginatevi la scena: 

Sala parto.
In preda a dolori pazzeschi, sto mettendo al mondo Mattia. 
In questo momento non me ne frega molto del contesto romantico e del senso di quello che sta accadendo, voglio solo che il dolore passi. 
Niente, succede che, mentre sono qui che urlando “Mattia ora lascia questo corpo!” faccio nascere mio figlio, riecheggiano nella stanza le parole dell'ostetrica:

"lo hai fatto per tuo marito è tutto LUI!".

Ecco. 

gravidanza
by aimperfectmom


Nove mesi di trasformazione fisica, emotiva e mentale, il travaglio, il parto e…Nemmeno ti assomiglia.

Perfetto.

Ancora oggi che sono trascorsi tre anni da allora, rido. E ancora oggi, nonostante Simo ed io siamo convinti che Mattia sia tutto me e Amalia tutto lui, la gente continua a ribadire l’esatto contrario.

Con Mattia, lo ammetto, un po' ci pativo, soprattutto i primi mesi. Perché lui era mio, qualcosa di me doveva avere, no?

Come mai noi genitori e comunque tutti quelli che ci circondano, non riusciamo a non chiederci subito a chi assomiglia questo bambino/a?

C'è un detto famosissimo che in parole spicciole dice che la madre è certa, il padre non si sa. 

Mater certa Pater numquam

Ecco, tanto per aggiungere un altro carico oltre alla mela mangiata da Eva. 

Beh, nel mio caso, come credo di molte altre mamme, il padre è certo e si è visto subito, Giá dal primo vagito….meno male che a partorire sono stata io, altrimenti quel madre certa... e lo ammetto, soprattutto con Mattia un po' all'inizio ci pativo che non vedessero come gli occhi, la bocca a cuore e quel mento a punta fossero tutta opera mia.

by aimperfectmom


Incuriosita da tutto questo, ho fatto una ricerca sul web e, leggi qui e leggi qua, ho scoperto che la natura, magica come sempre, ha pensato a tutto.
Sembra proprio che il mio, non sia stato un caso, ma che nel primo anno di vita di un neonato prevalga la somiglianza con il padre. Questo perché e sono stati fatti studi antropologici in merito, il padre riconoscendosi nei tratti del piccolino, sviluppa un senso di accudimento, un'identificazione maggiore con lui, che lo agevola nell'essere genitore.

A questo proposito, l'antropologa Alexandra Alvergne, ha condotto una ricerca in Africa nelle tribù senegalesi, evidenziando come i bambini più simili al papà fossero oggetto di maggior attenzione e nutrimento da parte del genitore stesso.

Sembra inoltre, che le mamme in primis, sottolineino e vedano questa forte somiglianza con il padre anche quando magari non proprio così evidente, perché spinte dall'atavico desiderio che la prole venga riconosciuta dal padre.

Insomma una sorta di rovescio della medaglia. 

A noi mamme il privilegio del pancione, ai voi papá la somiglianza maggiore almeno nel primo anno di vita.



Colonna Sonora del post "Father ans Son" - Cat Stevens


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