Qualcuno prima o poi mi spiegherà perchè, non appena bevo un sorso di caffè alla mattina, improvvisamente tutto mi sembra meraviglioso e sono contenta, ma contenta sul serio. Ecco, se dovessi descrivervi con un'immagine quello che sento, potrei suggerirvi di mettere semplicemente il filtro "mille fiori rosa che piovono dal cielo" ovunque, in ogni cosa che vedete, fate, pensate.
Effetto caffè by A(im)PM |
E' una carica pazzesca, posso essermi svegliata con il piede sbagliato, con la luna per traverso, niente, prendo una tazzina, nel frattempo accendo la macchina del caffè e appena pronta, schiaccio il pulsantino verde, quello con la tazzina disegnata sopra, e osservo il caffè caldo scendere. Mi siedo, zucchero, mescolo con il cucchiaino e poi via, giù per la gola.
Due minuti, due di numero e non c'è scampo, parte quello che il mio compagno chiama "Effetto cocaina", o se volessimo dirla in termini psicopatologici, "Effetto maniacale", ossia se già di solito son un tipo definito "fumetto esuberante", ecco, l'esplosione atomica!
Intanto divento propositiva al massimo, mi viene voglia di fare qualunque cosa, per esempio, sono giorni che penso a cosa scrivere in questo mio post del martedì sul MAM, inutile dirvi che l'ispirazione mi è venuta così, proprio mentre sorseggiavo un caldo caffè, il primo di questo nuovo anno. E ora vado a mille, sì perchè uno degli effetti di questa potente bevanda calda, è che è come se avessi il piede a tavoletta sull'acceleratore. Provate pena per chi mi sta accanto in quei momenti, eh? In effetti, sarebbe consigliato avere con sé due tappi per le orecchie e, se non si vuole essere sommersi da baci e abbracci, anche una corazza ricoperta di spilli, sì insomma un qualcosa che ricrei lo stile "riccio".
E' un attimo, una trasformazione sulle stile dr. Jackyll e mr.Hide, Federica con grugno, Federica senza grugno.
Ho scoperto questo effetto per caso, quando dopo l'ennesima mattina in cui mi svegliavo davvero incazzata, fuori magari freddo, vento, pioggia e la prospettiva di sei ore chiusa in ufficio con le cuffie in testa a sentirsi dire la qualunque per l'ennesima bolletta alta, ecco, prima di entrare, un caffè veloce al bar e improvvisamente, mi ritrovavo a vedere tutto rosa, a sorridere, a essere contenta. Uno stato d'animo che tutte le volte mi sorprendeva. Poi ho capito. Il caffè.
C' è una regola: mai più di una tazzina. Questo perchè ho provato per vari motivi, a berne di più e lì, vi giuro che sto proprio male: sudorazione, tachicardia, agitazione...
Come quella volta in cui, dovendo preparare in pochi giorni un esame all'università, ho deciso che quella notte, fortunatamente non quella prima degli esami, non avrei dormito e avrei letto un libro di 300 pagine. Come fare a non crollare? Una bella caffettiera sul fuoco e poi via giù il caffè.
PESSIMA, e sottolineo PESSIMA, idea.
Sono stata con gli occhi sgranati per parecchie ore, il cuore in gola, una voglia di dormire pazzesca, ovviamente senza riuscirci e non ho studiato nemmeno una pagina.
Che poi, se ve la devo dire tutta, a me il caffè non piace per niente. Io sono un'amante di sua sorella: il Tè! Di questo ne posso bere a litri, che mi lascia indifferente, è una coccola calda che mi concedo appena ne sento il bisogno, anche più volte al giorno. Non fumo, ma per me la tazza di tè è come la sigaretta dopo pranzo.
I Love Tea by A (I'm)Perfect Mom |
C'è da chiedersi ora, in qualità di mamma, quali sono gli effetti del caffè e cosa devono subire i miei figli, quando quelle mattine decido di non farmi la quotidiana scodella di caffellatte, ma di prendere quella piccola tazzina e accendere la macchina del caffè. Intanto tutto dipende dall'umore con cui mi alzo: se ho una di quelle giornate in cui "Dammi una lametta che mi taglio le vene" è il liet motiv con cui mi sveglio, ecco è automatico, serve una dose di caffè. Sì, perchè a differenza delle prime volte, ora controllo questo effetto, lo provoco volontariamente e in circostanze ben precise.
Dicevo dunque, che in quelle mattine lì, in cui mi sento davvero scarica, vado fai caffè: due minuti prima stavo urlando come una pazza a Mattia di smetterla di buttare per terra biscotti, due secondi dopo ero una mamma amorevole, dispensatrice di baci e abbracci a raffica. Se non avevo voglia di mettere piede fuori casa per i prossimi dieci anni, in un attimo siamo tutti sotto la doccia, vestiti, Amalia caricata in groppa, Mattia per mano e via in giro per la città.
Lo so, fa molto psyco tutto ciò, avete ragione, ma alla fine penso, che male c'è a concedersi ogni tanto una tazzina di caffè?
Colonna sonora del post: Bruno Mars, 24K Magic
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