Santa Lucia: dove meglio festeggiarla nella sua terra d'origine, la Sicilia

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Una festa che, mio malgrado, ho scoperto solo una volta “grande” è quella di Santa Lucia. Ricordo ancora quando, già adolescente, sono andata a visitare i mercatini della città di Trento e mi sono ritrovata nel mezzo dei festeggiamenti del giorno più corto che ci sia (come dice il proverbio: non è proprio così, in realtà, ma è una storia di riforme di calendari e giorni spostati, una volta il detto funzionava davvero), trovandomi ad invidiare tanto i bambini che ricevevano regali sia al 13 dicembre che a Natale. Poi ho capito che in realtà anche loro li ricevevano solo una volta (o sbaglio?), ma comunque sono rimasta affascinata da questa festa della luce

Fonte commons.wikimedia.com

Sì, mi piace definire questa festa dedicata alla santa protettrice della vista e degli occhi la festa della luce, e in fondo in parte è così: basti pensare alle celebrazioni tipiche del Nord Europa dedicate a questo giorno, dove tutta la festa è legata al ritorno del sole e della sua luce dopo il solstizio. Un’altra cosa che non conoscevo era l’origine di questa santa, di origini siciliane, più precisamente di Siracusa.

Sono proprio sul territorio dell’isola Trinacria le due città che oggi voglio consigliarvi di visitare per meglio vivere l’atmosfera legata ai festeggiamenti di questa santa. Vi suggerisco città presenti nella nostra Italia poiché se indubbiamente la città europea ad accoglierci con i festeggiamenti più belli sarebbe la capitale svedese, Stoccolma, trovo che organizzare un week end nel Bel Paese sia più agevole ed economico, specialmente se con bambini al seguito.

Cominciamo dunque con la città che a Lucia diede i natali, Siracusa, luogo dove forte è il legame con il nord Europa appena citato, anche perché, grazie ad una tradizione nata negli anni ’70, qui si svolge la manifestazione Lucia di Svezia e Settimana Svedese, che vede crearsi una sorta di gemellaggio tra Sicilia e Svezia in onore di Santa Lucia nei giorni successivi al 13 dicembre (fino al 20). Ma i festeggiamenti, sia a carattere religioso che più pagano, durano molto più a lungo: considerate che il programma di eventi dedicati alla santa parte dall’ultimo giorno di Novembre, per finire dopo le feste natalizie, con visite guidate organizzate ogni fine settimana nei luoghi dove la santa ha vissuto.

La processione in onore di Santa Lucia a Siracusa Fonte it.wikipedia.org
Altra città che fortemente sente i festeggiamenti  per il 13 dicembre, è quella di Palermo, che in questi giorni ricorda un miracolo attribuito alla Santa risalente al 1646: durante un periodo di grave carestia una nave carica di frumento arrivò in porto ed in questo i palermitani videro la risposta di Lucia alle loro preghiere. Da allora quasi tutti i panifici della città rimangono chiusi in questo giorno, ed i palermitani preparano per tradizione la cosiddetta cuccia: grano cotto e poi condito secondo i propri gusti, con la cioccolata ad esempio, oppure con la ricotta. Pietanza nata nei monasteri, l’usanza vuole che venga offerta a parenti, amici e vicini di casa. Ma la vera protagonista della giornata è una delle leccornie più conosciute della Sicilia: l’arancina, ormai cucinata in tutti i modi, anche se il migliore rimane a mio avviso quello tradizionale, con riso e ragù. Ed infine le panelle, preparate con farina di ceci, acqua, prezzemolo tritato, sale, pepe e, a piacimento, del finocchietto in grani…

Che ne dite, a me un po’ di acquolina in bocca è venuta e a voi?

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