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mercoledì 30 novembre 2016

Il Cesto dei Tesori, gioco euristico per bimbi dai 6 ai 10 mesi

Oggi vi parlo del "Cesto dei Tesori", il gioco che Ginevra ha preferito in assoluto durante i suoi primi mesi di vita e quello che francamente è anche costato di meno!
Questo cesto è stato inoltre un bellissimo regalo per me. Ho davvero apprezzato osservare mia figlia fare le sue scoperte ed esaminare con tutta la sua attenzione il suo contenuto; ho imparato quanto sia importante continuare ad osservarla in tutte le sue scoperte anche ora che è più grande e meravigliarmi per ogni sua scoperta, insieme a lei.
Ma andiamo per gradi...

Il "Cesto dei tesori" è la prima forma di gioco euristico che possiamo proporre al nostro bambino. Questo termine è stato formalizzato da Elinor Goldschmied. La parola “Euristico” deriva dal greco “heurisko” e significa “che serve a scoprire o a raggiungere la comprensione di” (Goldschmied & Jackson, 1996). Nel gioco euristico non esiste un modo giusto o sbagliato di utilizzo del materiale, non ci sono delle regole e in questo modo i bambini sperimentano liberamente l'interazione fra oggetti e il “fallimento” di un’azione solo quando cercano di far fare all’oggetto qualche cosa che la natura stessa dell’oggetto impedisce. Più che un gioco, come potrebbero le costruzioni o un peluche, il gioco euristico è proprio la caratteristica di una fase dello sviluppo è quindi più corretto parlare di “fase del Gioco Euristico”.

Fonte comune-info.net

Il cesto dei tesori è rivolto ai bimbi di età compresa tra i 4-6 e i 10 mesi, quando cioè il bimbo è in grado di stare seduto e affina la tecnica di prensione che gli consente precisione nell'afferrare oggetti. Quando il bambino inizierà a camminare infatti avrà la possibilità di raggiungere da solo gli oggetti di suo interesse, mentre a questa età un'attività da svolgere seduto risulterà più efficace per appagare la sua curiosità verso il mondo.

Il cesto dei tesori è in pratica un cesto di vimini o altro materiale naturale con diametro di circa 30-35 cm e non più di 12-15 cm, riempito con svariati oggetti (anche fino a 100).
Questi oggetti hanno la caratteristica di essere "non strutturati", oggetti semplici e di materiali naturali: legno, metallo, gomma, carta, tessuto, pelle, pelo, cartone, corno ecc.
Nella versione originale della Goldschmied sono banditi gli oggetti di plastica e qualunque oggetto di altro materiale sintetico, ma molti oggetti odierni sono in questi materiali quindi a patto che siano semplici, possono essere utilizzati.

I bambini vengono seduti accanto al cesto e viene loro lasciata la massima libertà di esplorare gli oggetti. Gli oggetti verranno esplorati con le mani e con la bocca (naturalmente!) quindi consiglio di lavarli prima di porli nel cesto soprattutto se si tratta di cose di casa già utilizzate o oggetti presi dalla natura.
Una volta finito di esplorare un oggetto il bimbo sarà portato a afferrarne un altro e cominciare una nuova esplorazione. Il ruolo dell'adulto in questo gioco è quello di osservatore, la sua presenza ha lo scopo di garantire serenità al bambino e di intervenire solo in caso di assoluta necessità.
Vi stupirete di come bambini così piccoli siano in grado di grande concentrazione durante questo gioco.
Ginevra lo adorava e spesso passava lunghe mezz'ore a esplorare nel cesto!

Fonte: www.pediatrico.roma.it

Ecco alcuni suggerimenti per il contenuto del cesto per garantire la massima stimolazione sensoriale:
  • Tatto: diversa consistenza, forma e peso degli oggetti
  • Olfatto: varietà di odori dei materiali
  • Gusto: ambito limitato ma comunque i materiali offrono sapori diversi e sensazioni diverse in bocca
  • Udito: diversi rumori offerti dalla manipolazione degli oggetti
  • Vista: colore, forma, lunghezza e lucentezza degli oggetti
A questo scopo nel cesto possono essere inseriti:
  • Oggetti di origine naturale: conchiglie, pietre stondate (quelle di fiume sono l'ideale), spugne marine, gusci di noce di cocco.
  • Oggetti di materiali naturali: gomitoli di cotone (la lana a mio avviso lascia troppi peli), piccoli oggetti in paglia, sottopentola in sughero, pennelli da barba, spazzolino da denti, 
  • Oggetti di legno: pettini, spazzole, sonaglini, mollette da bucato, anelli delle tende, mestoli, portauova, uova da rammendo, portatovaglioli.
  • Oggetti di metallo: mazzi di chiavi, catenelle, pentolini, scatole di latta, coperchi dei vasetti, cucciai e cucchiaini, formine per biscotti, tappo della vasca con catenella, cucchiaini.
  • Oggetti in pelle, tessuto, gomma, pelo: pennelli da trucco, piumino per cipria, pezzi di tubi di gomma, palla da tennis, pochette in pelle con cerniera, oggetti in osso, pezzi di stoffa varia (spugna, cotone, lana), nastri colorati di stoffa, sacchettini (ben cuciti!) di tessuto con lavanda, timo, chiodi di garofano, 
  • Altri materiali: vasetti delle creme in plastica con tappo; palline di vari materiali e caratteristiche;  bottigliette di succo di frutta riempite di acqua e brillantini (tappo incollato per sicurezza), pezzi di carta delle uova di pasqua.
Il mio consiglio personale è di cominciare a proporre il cesto con pochi oggetti. Ginevra inizialmente sembrava sopraffatta dalla quantità e appariva disinteressata. Diminuendo il numero degli oggetti invece risultava più incuriosita come se la confusione nel cesto non fosse di suo gradimento. Ogni giorno inserivo un nuovo oggetto nel cesto e piano piano è diventato uno dei suoi giochi preferiti.

Il Cesto dei Tesori può diventare anche un delizioso regalo di Natale per una neomamma. Low budget e fatto con il cuore! Proprio perfetto!

Fonte www.mustela.it
Alla prossima!!

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