Ottobre: il mese in cui arriva l’autunno, i boschi cambiano colore tinteggiandosi dei caldi toni del rosso e del giallo, e la cosa migliore è godersi questo spettacolo della natura che cambia con una bella passeggiata, magari con lo scopo di raccogliere qualche buona castagna da gustare insieme in famiglia.
Oggi voglio consigliarvi una gita fuori porta nei boschi che circondano il paese di Agra, piccolo borgo adagiato sulle colline dell’Alto Verbano. Sin da piccola è sempre stato una tappa fissa per me e la mia famiglia, e non vedo l’ora che diventi un appuntamento di routine anche con la mia nana.
Semplice paese ai piedi delle Alpi, nel mese di ottobre organizza sempre una festa dedicata a zucche e castagne. E durante questa giornata tutti i vicoli e le strade di Agra vengono occupati da bancarelle, dove poter acquistare prodotti derivati dalla zucca, come ravioli di zucca, zucche di Halloween, sculture di zucca, ma anche derivati dalle castagne, sia da gustare, come caldarroste o gli spaghetti alle castagne, che da ammirare, come castagne dipinte o ricci usati per mini sculture. Naturalmente potrete trovare anche giochi, cibo, oggetti di artigianato… E naturalmente cesti per raccogliere ricci da usare nelle stradine dei boschi che circondano il borgo, colme di castagni pronti per la raccolta.
E dopo la passeggiata, non perdetevi una visita con i vostri
piccoli nel parchetto comunale della città, dove un recinto pieno di daini e
caprette allieterà ancora di più la gita fuori porta dei vostri bambini.
Ma cosa fare poi con le castagne che avrete raccolto in
questa giornata in montagna?
La soluzione più semplice è trasformarle in ottime
caldarroste, cucinandole sul fuoco con le apposite padelle forate (potrete
trovare anche queste nelle bancarelle della festa di Agra, nel caso non ne
abbiate già a casa una pronta all’uso), ma oggi voglio consigliarvi di provare
una nuova ricetta, dall’origine emiliana: le frittelle di castagne, o tamplun.
Innanzitutto dovrete trasformare il vostro sacchetto di
castagne appena raccolte in farina di castagne. Prendetele e incidetele con un
segno a x sul dorso. Mettetele in una pentola con acqua fredda e lessatele per
circa 40/45 minuti. Sbucciatele, poi sbriciolatele grossolanamente e mettetele
in un tegame, che infornerete per un’ora a 160 gradi. Ultimo passo poi è farle
raffreddare e frullarle fino ad ottenere una farina omogenea.
Mescolate poi questa farina (250 grammi circa, per poter
seguire le dosi che indicherò di seguito), con un pizzico di lievito per dolci,
ed un cucchiaino e mezzo di zucchero, meglio se di canna. Unite al composto un
uovo, un bicchiere di latte e mescolate. Si può aggiungere anche un paio di
cucciai di sambuca, a seconda delle vostre preferenze. Versate poi nella ciotola dell’uvetta (che
avrete nel frattempo fatto rinvenire in acqua fredda), insieme a dei pezzettini
di fichi secchi e a dei pezzettini di
scorza di limone. Amalgamate bene fino a quando non avrete una crema corposa e
morbida. Procedete poi come nella preparazione di frittelle comuni, riscaldando
dell’olio e versandovi poi il composto di frittelle usando cucchiai grandi da minestra.
Cospargete poi le frittelle che otterrete con zucchero a velo e la merenda sarà
pronta.
E buon ottobre a tutti!
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