Sogni di trasferirti a Londra? Ecco i consigli da mamma expat

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Vuoi trasferirti a Londra ma non sai come fare con la scuola dei bambini? Leggi qui


Sono tante le mamme che mi scrivono per chiedermi qualche consiglio o per sapere come “muoversi” quando si decide di cambiare vita e di trasferirsi in un altro paese come è successo a me ed alla mia famiglia.
Ci sono domande ricorrenti nella testa delle mamme“expat-to-be”, le stesse per le quali cercavo risposte anche io fino a non molto tempo fa. Interrogativi che si ripetono ad intermittenza perché in ballo c’è il benessere emotivo di tutti; dei bambini prima di tutto. Perché se stanno male loro stiamo peggio noi, questo è sicuro!

Le domande principali che mi vengono rivolte sono sulla scuola: come scegliere ed iscriversi in quelle nel Regno Unito.

Londra


Vi racconto quel che abbiamo fatto noi.

Una volta dopo aver ottenuto un contratto di affitto nella zona in cui abbiamo deciso di risiedere, abbiamo cominciato a guardare innanzitutto online le scuole presenti nel vicinato.
C’è da perderci il fiato per quanto siano belle, curate e davvero a misura di bambino le scuole pubbliche da queste parti.
Gli esterni e gli interni sono puliti e sicurissimi con zone all’aperto dove non manca il verde, divise anche queste, a seconda dell’età di appartenenza delle classi che ne usufruiscono.
Altalene e scivoli per i più piccini e campi da calcio con aree per arrampicarsi su strutture in legno per i più grandicelli. I bambini passano lunga parte della giornata all’esterno anche in inverno. Di media trascorse circa un paio di ore di lezione seduti i bambini vanno fuori una ventina di minuti a sgranchirsi gambe e pensieri.

Ogni struttura ha il suo dettagliatissimo sito web nel quale troverete fotografie del suo interno e del suo esterno, il loro programma, gli obiettivi che si prefiggono di raggiungere e di far raggiungere ai bambini, lo staff, i curriculum di tutto il personale, (dal preside al guardiano tutto fare) il calendario scolastico (una roba da perderci il cervello anche ora dopo nove mesi di scuola!!!), sport e laboratori (qualcuno gratuito, qualcun altro a pagamento ma parliamo di cifre davvero ridicole), uniformi ed addirittura una sezione dedicata ai” Complaints” (un’arte quella della lamentela da queste parti vi assicuro!) i menù settimanali con ampissima scelta tra i quali  vegetariano e intercontinentale e per ultimo ma non ultimo programmi ed iniziative contro il bullismo. Problema preso molto sul serio da queste parti.

Nella nostra ricerca sul web è stato senza dubbio di grande aiuto il sistema di valutazione nazionale OFSTED che indica il livello di qualità di ogni singola scuola espresso dai studenti e dai genitori. Il sistema OFSTED è anche agganciato ai principali motori di ricerche abitative qui in UK ed è molto comodo proprio per questo. Infatti in ogni annuncio di affitto o di vendita ci sono indicate anche le scuole più vicine e la loro valutazione. Scegliere diventa così molto più semplice!
A questo indirizzo si possono trovare tutte le info necessarie per le iscrizioni oppure potete decidere di fare un salto di persona al Council di zona quando vi sarete stabiliti per bene.
Il Council è praticamente la versione unificata dei nostri Municipi e Uffici Comunali in un tutt’uno. Qui si pagano le tasse, si richiedono i nuovi secchi per la raccolta differenziata, si fanno le iscrizioni per la scuola e tantissimo altro... Il mio personalissimo consiglio è quello di cominciare a sbirciare on line e di andare di persona a giochi fatti per consegnare la domanda.

Ci sono dei tempi e delle scadenze ma il tutto è davvero molto flessibile poiché in una città come Londra esiste un concetto di mobilità davvero ampio.
Sono tante infatti le famiglie che vanno e vengono durante tutto l’arco dell’anno scolastico per cui non preoccupatevi di vedervi tagliati fuori da ogni possibilità poiché, se decideste di arrivare qui per esempio domani, vi assicuro che vi sarebbe garantita ugualmente l’iscrizione dei pargoli presso una scuola.

Per il mio Ragazzo Lampo novenne, che in inglese sapeva sbocconcellare un paio di numeri e qualche colore, la scuola si è messa subito a disposizione. In maniera del tutto gratuita per noi, gli è stata affiancata un’insegnante madrelingua italiana che lavora nella scuola da dodici anni la quale lo ha aiutato con lezioni one-to-one quotidiane.
Io, che ero preoccupatissima e temevo che non sarebbe riuscito ad inserirsi, rimanendo costantemente indietro, mi sono felicemente ricreduta. Dopo nove mesi è perfettamente inserito ed è lui che corregge sia me che il papà se sbagliamo qualcosa quando parliamo!!  



I suoi compagni di classe lo hanno accolto e sostenuto. Ho potuto vedere io stessa, in più di una occasione, come questi bambini che sono abituatissimi all’arrivo di compagnucci che non parlano la loro stessa lingua, siano pazienti e tanto tanto tanto altruisti, comprensivi ed incredibilmente collaborativi. Perciò non abbiate paura che i vostri figli restino esclusi, confinati in un limbo e soli perché stringeranno bellissime amicizie multiculturali che li renderanno adulti davvero “open minded”, garantito!


Post della nostra Cecilia Sourasalemon mamma expat a Londra

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