Visita al Monastero di Santa Rita a Cascia
Vi ricordate la canzone del cucù? Fa più o meno così: "Cucù cucù, aprile non c'è più, è ritornato maggio con il tempo del cucù!" La mia bisnonna me la cantava sempre! Ed insieme al cucù maggio torna con l'esplosione dei fiori e delle rose! Meravigliose rose, declinate in tutti i loro colori e profumi! A Roma crescono nei giardini, sui balconi, al Roseto comunale la visita è quasi obbligata per bearsi del meraviglioso spettacolo!Ma esiste un luogo speciale dove le rose assumono un significato particolare, direi mistico!
Cascia! Siete mai stati a Cascia? Immersa nel cuore verde e meraviglioso dell'Umbria, si trova questa cittadina medievale legata alla memoria di una santa il cui simbolo è proprio la rosa: Santa Rita! Vissuta tra il 1371 ed il 1431 (circa), ha una vicenda personale molto particolare. Prima sposa e madre, poi vedova, persi anche i figli si ritira in convento a 36 anni ed inizia una lunga vita di devozione a Cristo, penitenza ed aiuto ai poveri ed ammalati. In seguito a questi suoi meriti ricevette in vita il segno tangibile della sua santità; una spina di rosa le si conficcò nella fronte durante la preghiera davanti ad un crocifisso e formò una piaga (stimmata) che le ricordo sempre i dolori subiti da Cristo durante la sua passione. Ma perché Santa delle Rose? Dice la tradizione che gravemente ammalata ed in punto di morte ricevette la visita di una parente. Era gennaio, nevicava e faceva molto freddo. Rita chiese alla donna se potesse portarle una rosa colta dal giardino della sua casa natale. Una rosa? Nel mese di gennaio? Eppure, andata per scrupolo nel giardino indicatole, la donna trovò una meravigliosa rosa fra la neve..... Ecco perché Santa delle Rose!
Camminando per Cascia si vedono rose ovunque e ovunque si sente il loro dolcissimo profumo! Molto suggestiva é la visita al monastero, dove è possibile vedere il crocifisso miracoloso della spina, alcuni ambienti dipinti che ricordano episodi della vita della santa, la cassa lignea dove il suo corpo è stato venerato per secoli, e le rose!
Il santuario invece è moderno, inaugurato alla metà del 1900. Entrando sulla sinistra si può vedere il corpo della Santa conservato all'interno di una teca di vetro, ancora miracolosamente intatto.
Sabato la famiglia "marsupialina" si è recata in visita a Cascia. Il mio bimbo di 4 anni non ha capito molto di quello che cercavo di spiegargli, ma è rimasto colpito dal profumo di rose, dalle stradine suggestive del paesino, e dal verdissimo paesaggio che lo circondava. Molti altri bimbi, grandi e piccoli, osservavano con stupore le rose del monastero, indicando con le manine le api che vi ronzano intorno, altro simbolo dell'operosità infaticabile di questa Santa. Che dire? Sia che siate credenti oppure no, Cascia vale una visita, anche solo per annusarne l'aria profumata! Ave et atque vale ed alla prossima con i marsupiali!
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