Indicazioni Montessoriane per aiutare l'autonomia dei bambini
Il bambino nel suo sviluppo globale è una vera macchina di scoperte e conquiste che piano piano permettono di affinare le sue abilità e conquistare la fiducia nelle sue capacità che lo porterà ad una sempre maggiore autonomia ad indipendenza.
Un po' trasportate dall'istinto di mamme, un po' per la fretta e la routine quotidiana spesso accade che le mamme (e non parliamo delle nonne!) si sostituiscono ai bambini "facendo per loro". Ciò sicuramente non ostacola le capacità del bambino ma potrebbe essere spunto per capricci e lamenti nel momento in cui viene richiesta maggiore autonomia, come all'arrivo di un fratellino più piccolo o all'inizio della scuola materna.
L'avvio all'autonomia prima o dopo arriva per tutti i bambini e i genitori possono indirizzarlo con dei semplici gesti ed inviti quotidiani che lo favoriscono.
Una utile guida per l'avvio all'autonomia si ritrova nelle indicazioni montessoriane di base perché seguono il buon senso, con semplicità e ripetizione favoriscono il bisogno contemporaneo di sicurezza e libertà che i bimbi richiedono.
foto da Pinterest |
Maria Montessori come prima cosa indica al genitore non diventare “servo di tuo figlio”, sottolinea quindi l'importanza di non sostituirsi al bambino in ogni minima attività o incombenza. Questo si può iniziare fin dai primi mesi cercando di stimolare già il bambino a mangiare da solo ad esempio porgendo e guidando il cucchiaino alla bocca, più grandicello potrà aiutare la mamma e il papà prendendo qualcosa o nel riordinare, ovviamente in base alla forza e all’età del piccolo.
Dal punto di vista pratico si po' proporre come un gioco fare le faccende quotidiane, coinvolgendo direttamente il bambino ad esempio nel preparare la tavola per tutti, così tutti potranno vedere il lavoro che il piccino ha compiuto.
Questo gesto banale di aiuto verso i genitori, nel tempo e nelle ripetizioni renderà cosciente il bambino che è capace di fare in autonomia (mangiare, lavarsi, spogliarsi, vestirsi) e il genitore avrà il ruolo di insegnare a compiere tutti i gesti nella sequenza corretta, aiutandolo ad affinarli e a renderli più precisi.
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Un errore che spesso come mamma mi accorgo di commettere è di "fermare" mia figlia nella sua attività per evitare che sbagli il compito. Al contrario il metodo montessori indirizza verso la libertà di iniziativa: il bambino va lasciato libero di provare, sperimentare e di sbagliare, dandogli tempo per correggersi, per affinare le proprie capacità e per imparare. Il genitore ha il compito fondamentale di guidare il bambino alla comprensione dell'errore, sbagliare non è negativo anzi è solo una occasione per imparare! per cui è utile anche proporre attività di difficoltà crescente, superiori alle sue capacità che lo porteranno a mettersi in gioco e a ragionare.
In poche righe il genitore non deve essere autore delle attività quotidiane ma una guida che propone e osserva di nascosto, con calma e con i tempi del bambino per aiutarlo a diventare consapevole delle sue abilità e migliorarle.
Ogni attività che il bambino porta a termine con successo è una conquista e l'adulto sottolineando ogni conquista rinforza nel piccolo la consapevolezza che può fare da solo e lo aiuta nel diventare grande.
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