Credo che tante tra noi madri si siano fermate (chi più chi meno), almeno per qualche momento a riflettere sull'esigenza di tornare a una vita più naturale.
Ma in cosa consiste, la vera ricerca a 360 gradi?
Nella quotidianità e nella vita pratica, questa tendenza è fatta
di acquisti ponderati, di ricerca di un'alimentazione genuina, stagionale e del nostro territorio per noi
stesse e per la nostra famiglia.
Di pratiche che prevedano risparmio e poco inquinamento per l'ambiente, e vicinanza coi piccoli.
Di giochi per bimbi di fattura semplice e che stimolino la
loro curiosità, che sviluppino la manualità e attività di base utili per la
loro crescita, come contare, riconoscere, sentire col tatto ecc.
Da un punto di vista più astratto, l'esigenza di riavvicinarsi alla natura
ci invita a dare un valore più intenso e puro ai sentimenti, all'unione con la
propria terra e con la propria gente.
Ci farebbe sentire meglio dare un valore più
elevato anche al proprio lavoro e al rapporto con gli altri; per una vita in cui
lo scopo delle nostre attività quotidiane non sia solo il mero guadagno, fine a
se stesso, fine agli acquisti e al soddisfacimento di bisogni come quello di
nutrirsi, scaldarsi,ripararsi e nulla di più. Ma che ci renda, anche, persone
soddisfatte e appagate dei nostri sforzi quotidiani.
Perché è così
difficile tendere a tutto questo?
Probabilmente, l'attuale senso che diamo alla parola civiltà è troppo legato al concetto di possedere beni e benessere fisico e
poco legato al piacere di vivere coi
propri simili e costruire qualcosa di utile e vantaggioso per tutti.
Una ricerca efficace di una vita più naturale non può
consistere solo nel cambiare corsia del supermercato dove acquistare i viveri per i nostri famigliari o
seguire una dieta che ci convince di più di un'altra.
Oppure, nel mantenere sano
il nostro corpo per un fine sottilmente e puramente estetico. Non basta...
Dovremmo ricordarci che siamo una specie animale con una
grande dote, l'intelligenza, che è sia pratica sia emotiva sia logica, che può
portarci ad elevarci rispetto alle altre specie, in quanto ci permette di
costruirci intorno strutture sia fisiche che morali che possano farci vivere
meglio; possiamo supportare e indirizzare, entro le nostre possibilità, il
normale corso degli eventi naturali, traendone vantaggi e riuscendo a superare le
fisiologiche avversità e impedimenti che ci offre la vita.
Senza però, dimenticarci della natura. Senza mai contrastarla
o cercare di renderla "invisibile"...perché lei, la natura, prima o
poi, ci ricorda che il vero polso sulle nostre esistenze ce l'ha
soltanto lei, e noi avremo sempre un grosso limite, finché penseremo di poterla
domare a nostro piacimento senza rispettarla e senza cercare di afferrarne il
senso e la direzione.
Purtroppo tante volte mi ritrovo a pensare che la causa di tanti mali, soprattutto di tante difficoltà nelle relazioni umane, sia dovuta proprio a questo allontanamento: come se avessimo perso la bussola, e non sapessimo più guardare la realtà col filtro giusto, col filtro della coesistenza e della ricerca dell'armonia con gli altri. Il mondo di certo non può essere un posto roseo e senza difficoltà, ma di certo un sano e consapevole sforzo, per vivere meglio, potrà portarci a vivere le nostre vite in una modalità più sensata e più allineata con lo sviluppo naturale e istintivo del mondo animale. Tanto più, potrà portarci tanto nella nostra vita famigliare e di madri.
Sarei curiosa di sapere se anche voi, a volte, avete queste stesse sensazioni.
Immagini tratte dal sito Pixabay
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