Escursione al Rifugio Cinque Torri sulle Dolomiti d'Ampezzo
E oggi, per la rubrica Baby Trekking, vi racconto della nostra escursione al Rifugio Cinque Torri, nell'incantevole cornice delle Dolomiti d'Ampezzo.
Arrivati al parcheggio sterrato ed incustodito al km 112 della SS 48 delle Dolomiti (Passo Falzarego), il duevoltepapà ha prontamente estratto il nostro passeggino da trekking e issato Daniele, caricandosi pure lo zaino sulle spalle (tipo animale da soma), lasciando a me, povera donna incinta, l'onere di portare borraccia e macchina fotografica...non sapeva cosa lo attendeva!
Attraversata la statale stessa con passo felino, abbiamo trovato subito l’imboccatura del sentiero n.439, ossia una bella strada asfaltata di poca pretesa...Dal momento però che non eravamo muniti di zaino porta-bimbo, non abbiamo potuto continuare la via (appena oltrepassato un bel ponticello) sotto gli alberi, che sarebbe quella per i veri e propri escursionisti, ma il proseguimento è avvenuto sempre sulla carrozzabile, con buona pendenza, ma dal fondo liscio come l'olio (e come potrebbe essere diversamente? è asfalto!)
Diciamo pure che per quasi la totalità del percorso la via non è il massimo, non perchè sia difficile (oddio non è nemmeno piana, ma si fa tranquillamente col passeggino, ed essendo carrozzabile si potrebbe utilizzare anche un ultraleggero, con maggior fatica ovviamente), ma perchè la vegetazione nasconde il panorama...almeno fino alle ultime curve, dove finalmente tutto si apre e la vista può spaziare sulle magnifiche vette ampezzane, e dove finalmente il duevoltepapà ha tirato il fiato, elemosinando un goccio d'acqua (se l'avesse chiesta prima gliel'avrei anche data...mica la volevo tutta per me!)
Da qui poi arrivare al Rifugio Cinque Torri (m. 2137) è un gioco da ragazzi: ormai già lo si scorge e in massimo dieci minuti ci si arriva, per un totale camminato di circa un'oretta e mezza (soste comprese); se però pensate che da qui si vedano le stra-famose Cinque Torri come le vedete nelle classiche cartoline, scordatevelo: bisogna raggiungere il Rifugio Scoiattoli (m. 2255) per questo!
La strada allora diventa sterrata (e da qui bisogna abbandonare gli ultra-leggeri), ma il paesaggio mitiga non poco la fatica: io direi che è uno dei più belli del circondario e il duevoltepapà, provato dall'ascesa e quindi di pochissime parole, annuendo ha dato il suo consenso e proprio per questo ha deciso di arrivare sino al secondo rifugio...Col passeggino abbiamo dovuto allungare leggermente il percorso, ma ne è valsa la pena: chi non vorrebbe ammirare una meraviglia come questa?
Non ho altro da aggiungere se non che questa escursione merita davvero: io sono certa che non potrete non innamorarvi di queste montagne, e se c'è un pochino di fatica da fare, beh, ne vale la pena!
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Ciao sono Marina, vivo a Milano e sono mamma di due bellissime bimbe, una di 7 anni e di una neonata nata a fine maggio 2019. Il mio blog parla di maternità, bambini, ricette e molto altro. Seguimi anche su www.damammaamamma.net e su www.mammaaiutamamma.com
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Complimenti Marina! Sei una forza...anzi siete una forza! Bellisseime foto, sembra di vedere uscire da un momento all'altro Heidi e le caprette ;-)
RispondiEliminaFantastico, mi catapulterei lassù immediatamente.
Bacioni e buon we ;-)
Grazie Pinkg, ma i complimenti per questo post vanno tutti ad Adelaide di Duevoltemamma! :)
EliminaChe posto fantastico!! Ci farò un pensierino per portare il mio bimbo...
RispondiEliminaGrazie per le info
Patrizia
http://weddingplannerinbrianza.blogspot.it
Ciao volevo informarti che ho votato il tuo post in occasione dell'iniziativa promossa dal blog Ordinatamente denominata Top of the Post.
RispondiEliminaEcco il link: http://weddingplannerinbrianza.blogspot.it/2014/06/top-of-post_24.html
Grazie mille!!!! :)
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