Mangiapannolini Vs wet bag
Uno dei primi motivi che spingono alla scelta dei pannolini lavabili (PL) è il rispetto per l’ambiente. Si calcola in media che un bambino dagli 0 ai 3 anni consumi circa 4.500 pannolini: il prodotto dell’abbattimento di venti alberi di grandi dimensioni e la causa di una tonnellata di rifiuti non biodegradabili. La produzione degli usa e getta (U&G) è nemica dell’ambiente: richiede, infatti, un considerevole spreco di acqua, energia e polpa di legno, l’utilizzo di sostanze chimiche come plastica e idrogel e la dispersione nell’aria di elementi tossici (tra cui diossina) in seguito alla fase di incenerimento. Ogni giorno in Italia sono circa sei milioni i pannolini usati e gettati nelle discariche dove impiegano, ciascuno, dai 200 ai 500 anni per decomporsi. Tempo che aumenta se i pannolini sono avvolti in un sacchetto di plastica, come accade nel caso di utilizzo del mangiapannolini.
Ricordo
perfettamente il periodo in cui incominciai ad informarmi sui pannolini
lavabili. Eravamo sommersi di pannolini usa e getta di marche diverse (tra le
quali avevo anche trovato la mia preferita!), le amiche per il mio compleanno
con pancione mi avevano regalato una tenerissima diaper-cake e soprattutto uno
dei primi regali ricevuti è stato il fatidico mangiapannolini, corredato da un
copioso set di ricariche, delle quali ci saremmo serviti almeno per i
successivi sei mesi. Eravamo soddisfatti e convinti di poter giovare di un
prodotto «semplifica vita». Ringraziammo
gli zii per il regalo smart, acquistato in seguito al positivo riscontro di
un’altra nipote che prima di me aveva beneficiato dello stesso accessorio e
approfittammo del largo anticipo con cui ci fu recapitato (ancora prima dell’arrivo
del fasciatoio e della preparazione della valigia per l’ospedale!), per
montarlo in pochi e semplici gesti, mettere da parte il set delle ricariche e
godere della presenza del nostro fantastico bidoncino «cattura pannolini». Da
una veloce ricerca, avevo scoperto che il nostro modello era tra i più
consigliati (e quindi costosi), per il sistema twist&locke che, a
differenza del semplice sacco unico con chiusura a valvola o a pistone,
consentiva di evitare al massimo la fuoriuscita dei cattivi odori (eccetto al
cambio del sacchetto). Infatti, grazie a una semplice manopola girabile
comodamente con una mano, l’intero
pannolino sporco era come risucchiato e sigillato in sacchetti (di plastica) a
mò di tanti piccoli «salsicciotti» cattura-odori e salva spazio.
All’incirca ogni settimana svuotavamo il bidoncino e il sacco finiva direttamente nell’indifferenziata, ma ammetto che a volte quando era il turno del secco e il bidone della pattumiera non era pieno abbastanza, lo riempivamo con quello del mangiapannolini. Un’abitudine comune anche ad altri genitori, come ho avuto modo di constatare leggendo alcuni commenti in siti di guida all'acquisto. Ai loro occhi i modelli non vincolati alle apposite ricariche avrebbero il vantaggio di poter essere svuotati anche prima di aver raggiunto la capienza massima, senza il pensiero che il costoso set di rifornimento vada sprecato. Tra le recensioni, poi, l’entusiasmo dei genitori si sprecava; quel magico bidoncino era definito: «fantastico», «fondamentale», «indispensabile», «salva mamme», un «must have», «geniale», un regalo ottimale per rendere i «felicissimi» mamma e papà. Eppure, ad ogni svuotamento e ricarica non potevo esimermi dal constatare la quantità di plastica che producevamo e, soprattutto, potevo chiaramente vedere il numero di pannolini che buttavamo. Personalmente, il mangiapannolini più che semplificarmi la vita mi ha portato a cambiarla.
Ma nel mondo dei lavabili, vi chiederete voi, c’è qualcosa di simile per lo stoccaggio dei pannolini e che
aiuti anche a tenere lontani i cattivi odori? Naturalmente! Si chiama wet bag,
la borsa porta-pannolino pratica, leggera, capiente, coloratissima ma
soprattutto economica ed eco-friendly! Le wet bags sono fatte di poliuretano
laminato (PUL), un materiale impermeabile e traspirante, lo stesso della
copertura esterna dei pannolini lavabili, insieme ai quali possono essere comodamente
riposte in lavatrice a 60º.
Sono
prodotte in diverse dimensioni e modelli per essere utilizzate in casa
e fuori casa. C’è davvero l’imbarazzo della scelta: rettangolari, quadrate, a
sacca morbida o rigida, dotate di maniglia per essere appese a un gancio, a un pomello,
al passeggino o al polso, ma anche di un elastico che ricopre l’intero bordo
superiore per essere disposte aperte all’interno di un bidoncino. Le small (indicativamente
30x40 cm) possono contenere tra i quattro e i cinque pannolini, sono ideali anche
per assorbenti e adatte per stare in borsetta grazie al pratico sistema di resize
tramite bottoncini. Alcuni modelli sono dotati di una doppia cerniera per poter
separare fuori casa i pannolini puliti da quelli sporchi. Le versioni medium e large
si aggirano rispettivamente attorno ai 50x60cm/70x60 e possono contenere fino a
ventiquattro pannolini. Esistono anche borse dal formato XL con capienza di 50L.
Tutto qui? Certo che no! La partita mangiapannolini Vs wet bag è appena iniziata! ;)A presto,
Chiara Bernocchi
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