PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE: I NEMICI DEL NOSTRO CUORE

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Care amiche, vorrei dedicare qualcuno dei nostri "incontri" virtuali parlando di un argomento a me molto caro: la prevenzione cardiovascolare. Prima di cominciare, una precisazione dovuta: prendete le cose che vi dirò come uno stimolo per pensare alla vostra salute e per intensificare i controlli dal vostro medico di fiducia: un articolo su un blog non può e non deve sostituire il rapporto medico-paziente e può darvi giusto delle informazioni generiche.
Cercherò di limitare al minimo i paroloni che tanto piacciono a noi medici, ma che alla fine ottengono solo il risultato di spaventare i poveri pazienti.
Inoltre, considerando l'importanza degli argomenti che andrò a trattare e la vastità delle problematiche ad essi connesse, pur riducendo al minimo le informazioni per i non addetti ai lavori, credo sia opportuno dividere la trattazione in più parti in modo da farvi arrivare un messaggio chiaro e relativamente completo, senza però appesantire troppo il discorso fino ad annoiarvi.

Veniamo allora agli argomenti di questo mese della Drssa Mariagrazia Croccia

Le malattie cardiache continuano ad essere la principale causa di mortalità e morbidità (paroloni che in "medichese" indicano la percentuale di pazienti che purtroppo muore o ha una peggiore qualità di vita) nei paesi occidentali e buona parte di esse, soprattutto quelle ischemiche, potrebbe giovarsi appieno proprio della prevenzione.
Con il termine di "cardiopatia ischemica" noi medici ci riferiamo a vari quadri morbosi, come l'angina pectoris con tutte le sue varianti, l'infarto del miocardio, la cardiopatia cronica fino alla morte improvvisa. 
Continuare ad elencare classificazioni di malattie sarebbe lungo e noioso, entriamo invece nel vivo del problema.

I principali fattori di rischio cardiovascolare li conosciamo più o meno tutti: la familiarità, il fumo, l'ipertensione arteriosa, il diabete, l'ipercolesterolemia, l'obesità e la sedentarietà (FIG. 1)
Incominceremo parlando di familiarità e fumo, lasciando gli altri per le prossime volte.



FAMILIARITÀ
Con il termine "familiarità" si indica la maggiore possibilità che in una stessa famiglia ci siano più casi di malattia cardiaca ischemica: non vuol dire che nella stessa famiglia ci sia proprio una trasmissione genetica della malattia, ma piuttosto una predisposizione allo sviluppo di un determinato quadro patologico. Come si può facilmente intuire, sulla familiarità si può far poco in termini di prevenzione, se non alzare la soglia dell'attenzione nelle famiglie più soggette, rendendo così più ferreo il controllo degli altri fattori di rischio.

FUMO 
Il fumo di sigaretta agisce già da solo come importante fattore di rischio per la malattia coronarica cardiaca (FIG. 2), provocando, nel breve periodo, spasmi vascolari responsabili di improvvisa carenza di ossigeno per l'organo colpito e, nel lungo periodo, rendendo più rigida la parete delle arterie e alterandone la struttura a livello microscopico.


FIG. 2: http://www.ladigetto.it

Quando poi si associa agli altri fattori già citati, il rischio aumenta notevolmente (FIG 3). Il fumo, infatti, concorre ad aumentare la pressione arteriosa, a ridurre la tolleranza all'esercizio fisico e ad aumentare la tendenza del sangue a  coagularsi.


FIG. 3: http://slideplayer.it

Esso inoltre aumenta il rischio di recidiva della malattia coronarica dopo un intervento cardiochirurgico di bypass.
Un dato importante che emerge dalla letteratura medica è che il fumo rappresenta il più importante e grave fattore di rischio per i giovani, determinando un rischio maggiore per le persone al di sotto dei 50 anni piuttosto che per quelle al di sopra dei 50. A ciò va aggiunto che le donne che fumano e utilizzano la pillola contraccettiva aumentano in grande misura il loro rischio di sviluppare un infarto un ictus se confrontate con le loro pari età non fumatrici e che non assumono terapia ormonale.  Per quanto riguarda poi l'effetto del fumo sul colesterolo, esso riduce i valori di HDL (noto come "colesterolo buono"). Infine il fumo aumenta ulteriormente il rischio di malattia coronarica in persone con storia familiare positiva per questa malattia.
Cosa fare in termini di prevenzione? Facile: SMETTERE, SUBITO e SENZA FALSE GIUSTIFICAZIONI o CREANDOSI ALIBI (FIG. 3). Ne guadagnerete in salute e bellezza!



Amiche, direi che come "prima puntata" può anche bastare!
Spero di avervi trasmesso informazioni il più possibile chiare ed esaustive, cercando di evitare dissertazioni troppo specialistiche. Avete già uno spunto per un colloquio più approfondito col vostro medico e, per eventuali chiarimenti o approfondimenti, non esitate a contattarmi in privato.
Alla nostra prossima "chiacchierata virtuale"!


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